Unione Africana sospende all’unanimità status israeliano di osservatore

Addis Abeba – WAFA. L’Unione Africana, che si è riunita nella capitale etiope, Addis Abeba, ha deciso domenica, all’unanimità, di sospendere la classificazione israeliana di “paese osservatore” nell’Unione.

La stampa afferma che il vertice dei capi di stato e di governo dell’Unione africana ha sospeso la decisione dell’ex-presidente dell’UA, Moussa Faki Mahamat, che il 22 luglio 2021 aveva deciso di concedere a Israele lo status di osservatore nell’Unione.

Il vertice ha anche deciso di istituire un comitato del nuovo presidente dell’UA, Macky Sall, del Senegal, insieme ad altri sei capi di stato tra cui Algeria, Sud Africa, Congo, Nigeria, Ruanda e Cameron, per presentare raccomandazioni alla prossima riunione del vertice se sia opportuno o meno decidere di revocare completamente lo status di osservatore a Israele.

Sette Stati membri arabi e dell’UA hanno presentato ad agosto un memorandum in cui si opponevano alla concessione a Israele dello status di osservatore, sottolineando che tale decisione dovrebbe essere presa dal vertice dei leader degli Stati membri, e non per decisione unilaterale del presidente della commissione.

Egitto, Tunisia, Algeria, Libia, Mauritania, Comore e Gibuti hanno chiesto di inserire nell’agenda dell’attuale vertice una discussione sulla concessione dello status di osservatore a Israele.

Domenica, il 35° vertice dell’Unione africana ha aperto la sua sessione con la presenza del primo ministro Mohammad Shtayyeh, invece del presidente Mahmoud Abbas.

Shtayyeh ha lanciato un forte appello, nel suo discorso prima del vertice di domenica, chiedendo di ritirare lo status di osservatore di Israele nell’UA.