Università italiane e doppio standard

A cura dei Giovani Palestinesi d’Italia. Le sanzioni alla Russia stanno confermando la disonestà e la malafede delle istituzioni che si oppongono a boicottaggio, disinvestimento e sanzioni nei confronti di Israele.

L’Università dell’Aquila, la stessa che in passato aveva invitato l’ambasciatore israeliano a parlare degli accordi di Abramo nonostante la richiesta di alcuni studenti di annullare l’evento, ha sospeso gli scambi con gli atenei russi. “Il rettore sottolinea la condanna di ogni forma di aggressione territoriale di un paese nei confronti di un altro”. Forse il professor Edoardo Alesse dovrebbe riformulare il pensiero: condanna di ogni forma di aggressione territoriale, TRANNE quella di Israele al territorio palestinese. Sarebbe salva almeno l’onestà intellettuale, ma solo quella. Per anni sono stati prodotti documenti che illustrano i legami tra gli atenei israeliani e la macchina militare sionista. È stato abbondantemente dimostrato, con dovizia di particolari, che l’apporto degli accademici è fondamentale per il mantenimento dell’occupazione e per la prosecuzione della pulizia etnica. Ovunque in Italia si è chiesto di rescindere gli accordi con le Università israeliane, ovunque i rettori si sono rifiutati millantando una supposta libertà di ricerca e una scienza che sarebbe al di sopra di ideologie, bandiere e conflitti. Nella realtà si nota che invece gli accademici italiani, come i loro omologhi sionisti, sono sempre pronti a seguire il proprio Stato quando l’apparato ideologico e di propaganda viene mobilitato per la guerra, come nel caso dell’Ucraina. Risulta evidente che solo aumentando la pressione sarà possibile ottenere per Israele lo stesso trattamento riservato oggi alla Russia. Credere che gli intellettuali non aderiscano a questa lotta perché non conoscono la verità sulla questione palestinese sarebbe un insulto alla loro intelligenza. Il fatto è che Israele è un alleato dell’Italia e della NATO, perciò i suo crimini rimangono taciuti e impuniti: questo è l’indirizzo politico e ideologico dello Stato, a cui le Università si piegano, con buona pace dell’onestà intellettuale.

Grazie a @sultano_al_pasino per l’articolo e a @drew_ric per la grafica