
Gaza. L’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Rifugiati Palestinesi (UNRWA) ha stimato che circa 400 mila persone siano state sfollate all’interno della Striscia di Gaza a seguito del recente cessate il fuoco, a causa della continua aggressione israeliana e del deterioramento delle condizioni umanitarie.
L’UNRWA ha annunciato in un post su X che le persone sfollate stanno subendo il più lungo periodo di interruzione degli aiuti umanitari dall’inizio della guerra, sottolineando che l’accesso alle loro case è diventato estremamente difficile a causa delle operazioni militari e del blocco.
L’UNRWA ha ribadito la sua richiesta di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e la necessità di garantire il flusso ininterrotto di aiuti per soddisfare i bisogni primari dei civili nelle zone di sfollati e nei rifugi.
Il 2 marzo, Israele ha chiuso i valichi della Striscia di Gaza all’ingresso di aiuti umanitari, di soccorso e medici, causando un deterioramento senza precedenti delle condizioni umanitarie, come confermato dai rapporti governativi locali e dalle organizzazioni per i diritti umani.
Le istituzioni per i diritti umani, governative e delle Nazioni Unite hanno già lanciato l’allarme sulle ripercussioni del continuo inasprimento del blocco israeliano sulla Striscia di Gaza, che sta portando i palestinesi a uno stato di fame acuta.
(Fonti: PIC, Quds News e agenzie).