UNSC: i piani di insediamento di Israele “impediscono la pace”

New York. Lunedì sera, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato all’unanimità i piani di espansione israeliani degli insediamenti coloniali nella Cisgiordania occupata, sottolineando che tali attività danneggiano la fattibilità della soluzione a due stati.

Una dichiarazione letta al termine della riunione speciale ha espresso “profonda preoccupazione e sconcerto del Consiglio per l’annuncio di Israele del 12 febbraio 2023, per ulteriori costruzioni e ampliamenti degli insediamenti e la legittimazione degli avamposti.

“Il Consiglio di Sicurezza ribadisce che le continue attività di insediamento israeliane stanno mettendo in grave pericolo la fattibilità della soluzione a due stati basata sui confini del 1967”.

La dichiarazione è stata letta da Vanessa Frazier, l’inviata di Malta alle Nazioni Unite che presiede il Consiglio per il mese di febbraio: “Il Consiglio di Sicurezza sottolinea fortemente la necessità per tutte le parti di rispettare i loro obblighi e impegni internazionali; si oppone fortemente a tutte le misure unilaterali che ostacolano la pace, compresa, tra le altre cose, la costruzione e l’espansione degli insediamenti israeliani, la confisca di terre palestinesi e la legittimazione degli avamposti di insediamenti, la demolizione di case palestinesi e lo sfollamento di civili palestinesi”.

La dichiarazione ha, inoltre, condannato tutti gli atti di violenza contro i civili, inclusi quelli che hanno preso di mira i palestinesi e gli israeliani, e ha chiesto “a tutte le parti di osservare la calma e la moderazione e di astenersi da azioni provocatorie, incitamento e retorica infiammatoria, con l’obiettivo, tra le altre cose, di intensificare la situazione sul campo”.

La condanna dell’UNSC giunge dopo il ritiro dell’appoggio di Emirati Arabi Uniti e Autorità nazionale palestinese alla bozza di risoluzione, a seguito di pressioni USA.