Gaza-Quds Press. Dopo una chiusura di cinque giorni, sabato 24 agosto, meno di un migliaio di viaggiatori palestinesi sono riusciti ad attraversare il valico di Rafah, in entrambe le direzione. Allo stesso tempo, sono stati respinti gli studenti iscritti alle università egiziane e alcuni pazienti.
In un comunicato stampa diramato in forma scritta, il direttore generale dell’Amministrazione dei valichi di frontiera della Striscia di Gaza, Maher Abu Sabha, ha affermato che la parte egiziana ha aperto il valico di Rafah sabato scorso, dalle undici del mattino fino alle 17:00. Ha riferito che 344 cittadini palestinesi sono usciti dalla Striscia di Gaza entrando in Egitto, mentre altri 619 sono giunti nella Striscia di Gaza. E altri 45 sono stati respinti dalle autorità egiziane.
“Il numero delle persone respinte è da attribuire al rifiuto delle autorità egiziane di consentire l’accesso nel paese agli studenti in possesso di regolari titoli di soggiorno, per motivi di studio, in virtù del rinvio di due settimane dell’inizio dell’anno accademico. Inoltre, gli egiziani hanno vietato ad alcune donne di attraversare il valico, perché sprovviste di motivazioni valide per viaggiare. E hanno impedito ad alcuni pazienti di accedere, dopo che una commissione competente egiziana ha ritenuto i loro casi non urgenti”, ha aggiunto il funzionario palestinese.
Abu Sabha ha sottolineato che gli studenti in possesso di titoli per soggiorno nella Repubblica araba d’Egitto potranno accedervi a partire dal prossimo giovedì, aggiungendo che il traffico attraverso il valico continuerà ad essere gestito con la procedura di emergenza, predisposta dalla sua amministrazione alla luce della protratta chiusura e del ridimensionamento del numero dei viaggiatori attraverso il valico di Rafah.
Il direttore generale ha anche fatto appello a tutti coloro che non hanno bisogno urgente di viaggiare “perché non si rechino alla sala esterna del valico, per consentire agli addetti ai lavori di svolgere un servizio migliore nei confronti di coloro che necessitano di viaggiare”.
Le autorità egiziane avevano chiuso il valico, in entrambe le direzioni, lo scorso lunedì, in seguito al deterioramento della situazione della sicurezza nel nord del Sinai. Lo stesso valico è chiuso parzialmente dallo scorso mese di luglio, dopo la destituzione del presidente egiziano, Mohammed Mursi.
La situazione delle centinaia di persone bloccate nella Striscia di Gaza, che aumentano con il passare dei giorni a causa della frequente chiusura del valico, rischia di precipitare in un vero disastro umanitario.