Valico di Rafah, forze di polizia egiziane e palestinesi chiudono l'ultimo varco aperto. Zahhar assicura un'imminente soluzione.

Gaza – Infopal

Le forze di polizia egiziana e palestinese hanno iniziato a chiudere ciò che rimane dei varchi aperti al valico di Rafah, il "cancello Salah ad-Din".

Ieri, la delegazione di Hamas, in visita in Egitto per trovare un accordo sulla gestione del passaggio, ha fatto ritorno nella Striscia.

Centinaia di migliaia di abitanti di Gaza, ma anche cittadini egiziani, per due settimane hanno potuto transitare liberamente da una parte all’altra del confine, dopo che i muri del valico erano stati fatti esplodere da uomini armati palestinesi.

Mahmoud Zahhar, ex ministro degli esteri e leader di Hamas, ha guidato la delegazione che nei giorni scorsi si è recata al Cairo. Ieri, durante una conferenza stampa nella Striscia di Gaza, ha comunicato che il valico sarebbe stato nuovamente chiuso, in un’operazione congiunta egiziana e palestinese, ma ha rassicurato la popolazione di aver ricevuto garanzia da parte delle autorità egiziane che Rafah sarà riaperta molto presto.

Hamas ha richiesto che il valico di Rafah venga gestito soltanto da palestinesi e egiziani, senza il controllo israeliano e europeo, come prevedeva l’Accordo sul Movimento (AMA) del 2005. Questo per evitare la situazione di chiusura e assedio che la Striscia sta sperimentando da mesi (da due anni, in realtà, ndr), e per "proteggere gli interessi palestinesi".

Zahhar ha descritto la visita al Cairo come "altamente positiva" e ha annunciato sviluppi interessanti nei prossimi giorni. E ha aggiunto che è stato raggiunto un accordo con il ministero della sanità egiziano per preparare un elenco dei cittadini bloccati nella città egiziana di el-Arish – tra cui studenti, impiegati, uomini di affari che lavorano all’estero, e di malati che hanno bisogno di cure mediche – in modo da garantire loro i visti di viaggio.

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