Vandali israeliani minacciano di demolire case palestinesi e forniture dell’acqua

Al-Khalil (Hebron)-Pic. Giovedì, un gruppo di coloni estremisti israeliani e truppe di occupazione hanno compiuto una serie di atti abusivi volti a colpire strutture civili palestinesi e forniture dell’acqua nella città di al-Khalil, nel sud della Cisgiordania.

Il branco di coloni, scortato dalle truppe di occupazione israeliane, si è appostato in mezzo ai quartieri palestinesi nella Città Vecchia di al-Khalil e attorno alla moschea di Ibrahimi, facendo sventolare le bandiere israeliane sui tetti delle case delle famiglie palestinesi.

Le autorità di occupazione hanno fatto chiudere la moschea Ibrahimi più volte, negli ultimi giorni, prendendo come pretesto l’arrivo delle festività ebraiche.

Nel frattempo, le forze di occupazione israeliane hanno preso d’assalto Khirbet Safa, a nord di al-Khalil, perquisendo le case dei Palestinesi con cani poliziotto, ha dichiarato a PIC l’attivista Muhammad Ayad.

Le truppe di invasione israeliane hanno ripreso i proprietari delle case e le loro carte di identità, filmando tutto, e hanno compilato documenti particolareggiati su quanto ritrovato al loro interno.

L’esercito di occupazione ha consegnato agli abitanti minacce scritte controfirmate dal comandante della regione israeliana di Etzian.

Khirbet Safa, un villaggio con decine di famiglie palestinesi, molti dei quali discendenti dei Palestinesi deportati nel 1948, è attorniato da una quantità di colonie israeliane illegali, rendendolo terreno favorevole al vandalismo dell’esercito di occupazione e dei coloni.

Le truppe di occupazione hanno inoltre consegnato una minaccia di demolizione al cittadino palestinese Ismail Badr Mukhamer, riguardante la sua casa di famiglia a Yatta, ad est di al-Khalil, come ha riportato giovedì Rateb Jabour, coordinatore del comitato popolare contro il Muro e le colonie.

Un attacco simile è stato effettuato da parte delle truppe di occupazione nel piccolo villaggio di Jduan, ad est di Yatta, dove hanno assaltato e minacciato di demolire i pozzi palestinesi, secondo quanto ha riportato Rated Jabour a Quds Press.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi