Vasta operazione di arresti e perquisizioni in tutta la Cisgiordania.

Questa mattina all’alba, l’esercito israeliano ha condotto in tutta la West Bank una vasta operazione di aggressioni contro città e villaggi palestinesi.

Durante un’operazione militare contro la città di Nablus e l’adiacente campo profughi Askar, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato due palestinesi.

Un numeroso gruppo di militari ha perquisito diverse case della città vecchia di Nablus prima di arrestare Ahmad Al-Buz, 38 anni, nella sua abitazione in via Hittin, e Rami Juma’a, 23 anni, nel quartiere Al-Hablah. Entrambi appartengono Fatah.

Le forze di occupazione hanno poi maltratto un gruppo di cittadini obbligandoli a uscire all’aperto con la scusa di perquisirne le abitazioni. 

I militari hanno attaccato il capo profughi Askar, a est della città di Nablus, e hanno perquisito le case e sparato all’impazzata. 

Nella città vecchia di Hebron, i soldati israeliani hanno arrestato il minore Ghazi Batash Al-Hussaini, di 14 anni.

Le forze di occupazione hanno concentrato le operazioni militare nella città vecchia, prendendo il controllo di diversi quartieri e fermando i cittadini per interrogarli. 

A Tulkarem, le forze di occupazione hanno arrestato un cittadino del campo profughi.

Alle 2 di questa mattina, una forza speciale israeliana appoggiata da diverse pattuglie e mezzi corazzati ha attaccato il campo profughi e la periferia di Thennaba, a est di Tulkarem, e Shweka, a nord, e hanno perquisito le abitazioni di alcune persone. 

Una forza speciale israeliana ha arrestato Rebhi Amarah, 49 anni, del campo profughi mentre si trovava in visita al fratello. 

Anche la città e il campo profughi di Jenin sono stati attaccati. I soldati israeliani hanno compiuto assalti sparando all’impazzata. 

Truppe israeliani hanno attaccato due villaggi di Qabatiya e Al-Yamun, a nord della Cisgiordania: hanno lanciato bombe al suono, sparato all’impazzata e perquisito diverse abitazioni per trovare dei “ricercati”.

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