Nablus-Wafa. Secondo quando riportato dagli attivisti locali, i coloni israeliani hanno attaccato alcuni veicoli palestinesi nella cittadina di Burin, a sud di Nablus, ferendo due persone.
Ghassan Daghlas, che monitora le attività degli insediamenti coloniali nel nord della Cisgiordania, ha confermato che un gruppo di coloni ha linciato diversi veicoli che si trovavano all’interno del villaggio, rompendone i parabrezza e ferendo tre palestinesi.
Le vittime sono state trasferite d’urgenza all’ospedale per essere assistite.
Oltre a ciò, i coloni israeliani hanno vandalizzato una delle case dei residenti, causandone la distruzione.
Gli scontri sono scoppiati quando i residenti hanno cercato di respingere l’attacco dei coloni, durante il quale altri tre altri palestinesi hanno riportate delle ferite.
La cittadina è da tempo sotto attacco dei coloni israeliani che, per danneggiare i residenti, sono soliti tagliare gli alberi di ulivi già maturi, appiccare incendi ai campi e alle coltivazioni, rubare le olive e attaccare coloro che lavorano nelle piantagioni e i volontari stranieri.
La violenza contro i palestinesi e le loro proprietà è ormai giornaliera in Cisgiordania ed è raramente perseguita penalmente dalle autorità israeliane.
Ci sono oltre 700.000 mila coloni che vivono in insediamenti esclusivamente ebraici in tutta la Cisgiordania, in completa violazione del diritto internazionale, in particolare della Quarta Convenzione di Ginevra che vieta espressamente la rilocazione della popolazione civile della nazione occupante nella terra degli occupati.
Lo stato di occupazione di Israele ha sottratto la Cisgiordania, la Striscia di Gaza, Gerusalemme Est e le alture del Golan dopo la guerra del 1967, e da allora ha costruito centinaia di insediamenti illegali per soli ebrei nei territori occupati.
Traduzione per InfoPal di Sara Origgio