Venezuela fornisce aiuti umanitari a Siria e Turchia

A cura di Lorenzo Poli. In Siria, gli unici soccorsi e aerei carichi di aiuti umanitari arrivati finora provengono da: Algeria, Tunisia, Emirati Arabi, Iraq, Egitto, Giordania, Russia, Armenia, Iran, India, Pakistan, Venezuela e Cina. Nessun Paese dell’ipocrita Unione Europea è ancora arrivato. 
Interessante è, però, l’esempio di solidarietà internazionalista del Venezuela bolivariano, Paese sotto sanzioni e embargo USA, che ha fornito 15 tonnellate di aiuti umanitari (medicine, cibo e acqua potabile) e 50 soccorritori con cani addestrati, inviati dal governo socialista e  arrivati nelle zone danneggiate dal terremoto.

Metà del gruppo dei soccorritori si è diretto in Turchia e l’altra metà ha raggiunto Damasco, in Siria, attualmente sotto embargo e che, a causa di ciò, sta ricevendo meno aiuti internazionali dai Paesi occidentali.
All’arrivo dell’aereo, l’ambasciatore venezuelano a Damasco, José Gregorio Biomorji Musatis, ha dichiarato: “Siamo qui per aiutare il popolo siriano ad affrontare le conseguenze del terremoto e per dirgli che siamo con lui in queste difficili circostanze e nonostante tutte le sanzioni imposte ai nostri due Paesi”.

Biomorji ha sottolineato il pieno sostegno del suo Paese alla Siria e ha aggiunto che Caracas non presterà alcuna attenzione a diktat esterni al riguardo. A tal proposito il ministro degli Esteri siriano, Faisal Mekdad, ha affermato in un’intervista al canale al-Mayadeen, che il blocco e le sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione Europea, riducono l’arrivo di medicinali e aiuti umanitari nel suo Paese:
“I dirigenti statunitensi affermano che le loro misure non incidono sull’assistenza umanitaria, ma in realtà impediscono anche ai medicinali di raggiungere il Paese. Washington e i suoi alleati occidentali danno ordini ad alcuni governi e li minacciano di sanzioni se negoziano con la Siria, il che aggrava la tragedia del popolo siriano”.

Faisal Mekdad ancora una volta ha invitato tutti i popoli e Paesi del mondo a fornire assistenza nell’affrontare questa catastrofe umanitaria e ha ringraziato le nazioni e le organizzazioni che hanno inviato aiuti e mostrato solidarietà.
La Mezza Luna Rossa siriana ed alcuni Paesi, tra cui la Cina, hanno chiesto agli USA di rimuovere le sanzioni: “In questa situazione catastrofica, gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare le loro ossessive idee geopolitiche, revocare immediatamente le sanzioni unilaterali imposte alla Siria e aprire le porte per fornire aiuti umanitari a quel Paese”, ha protestato con forza la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning.