Vertice Arabo: costituito un Consiglio di Sicurezza arabo. Il re saudita Abdallah ha annullato la cena con Bush.

La conferenza araba termina oggi i lavori. Costruito un Consiglio di sicurezza arabo.

Re Abdallah ha annullato la cena con Bush e ha definito l’America "occupante".

Da: http://www.maannews.net/ar/index.php?opr=ShowDetails&ID=61868

La XIX Conferenza araba chiude oggi i lavori a Riyadh.

Durante la seduta aperta al pubblico, ieri, hanno parlato diversi dirigenti arabi e stranieri. La seconda è stata invece a porte chiuse: i capi arabi hanno adottato con voto segreto tutte le risoluzioni preparate dai ministri degli esteri.

Fonti dalle delegazioni che hanno partecipato alla Conferenza hanno riferito che non ci sarà un’altra seduta a porte chiuse. Le conclusioni dei lavori sono previste per oggi pomeriggio.

Fonti bene informate hanno riferito al sito saudita Ilaf che durante la seduta finale, la Conferenza annuncerà la nascita del Comitato per la sicurezza araba, che cercherà di influire sul Consiglio di sicurezza internazionale.

Sono stati organizzati anche incontri secondari – come quello tra il presidente siriano Bashar Al-Asad e il ministro degli esteri saudita, principe Saud Al-Faisal, che rappresenta un nuovo segno della pacificazione tra Siria e Arabia Saudita, dopo l’incontro con il re saudita Abdallah.

I leader arabi, ieri, hanno confermato la riattivazione dell’Iniziativa di pace araba “con tutti i suoi elementi”, tramite contatti che si svolgeranno attraverso speciali gruppi di lavoro a tutti li livelli.

“nell’ambito di un accordo libanese, si ‘apprezzano’ i sette punti", invece scrivere si “adottano”. E ha indicato che per risolvere la crisi libanese, la Lega Araba includerà “le organizzazione dello stato e non solo il governo".

 

I lavori hanno affrontato la questione dell’unità, dell’indipendenza e della sovranità dell’Iraq, per allontanare le interferenze esterne e cercare di realizzare una pacificazione nazionale reale tra le diverse parti irachene.

Washington rifiuta le parole del re Abdallah.

Da parte loro, gli Stati Uniti hanno rifiutato la definizione di re Abdallah della presenza americana in Iraq come “occupazione illegale”.

Il re Abdallah ha parlato del  “caro Iraq" dove "viene versato il sangue tra i fratelli nell’ambito dell’occupazione straniera illegale”.

In una conferenza stampa a Washington, il portavoce del Consiglio nazionale americano ha dichiarato che “gli Stati Uniti sono presenti in Iraq su richiesta degli iracheni e su incarico delle Nazioni Unite, ed è sbagliato supporre il contrario”. Il portavoce del ministero degli esteri, Tom Casey ha precisato che il suo paese lascerà l’Iraq quando gli iracheni saranno in grado di proteggere se stessi”.

E ha aggiunto: “Non abbiamo il minimo dubbio che le nostre forze sono lì legalmente, con tutti i significati di questa parola”. Ha confermato che le dichiarazione di re Abdallah non influenzeranno i rapporti americano- sauditi, e ha espresso la fiducia chi ci sarà occasione per discutere l’argomento con i responsabili sauditi.

Il quotidiano Washington post ha riportato che il re saudita Abdallah Bin Abdelaziz ha annullato la cena con il presidente americano George Bush alla Casa Bianca. La cena era prevista per il 17 aprile prossimo.  

Sotto il titolo “il problema di Bush il monarca", il Washington post” ha scritto che “l’annullamento improvviso dell’appuntamento da parte dell’Arabia Saudita, che è anche amica della famiglia Bush, ha spinto la Casa Bianca a pensare a cosa significasse". La conclusione è stata: “niente di buono”.

Il giornale ritiene il ritiro del re Abdallah dalla cena "un altro segno del declino dell’amministrazione di Bush, che sta indebolendo le possibilità di realizzare la propria politica all’estero”, perché “gli amici, come i nemici, trovano necessario mantenere la distanza tra loro e Bush assediato politicamente”. 

 

 

 

 

Nonostante la paura dell’Arabia Saudita che le divergenze libanesi potessero avere un effetto sulla Conferenza, per gli attriti tra le delegazioni libanesi, le trattative hanno portato a un documento con una forma così concordata:

 

 

 

 

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