Veto Usa: la società civile di Gerusalemme annuncia boicottaggio

Gerusalemme – Ma'an. I membri di 28 gruppi della società civile e dei consigli locali del governatorato di Gerusalemme hanno annunciato ieri che non accetteranno più collaborazioni con le organizzazioni statunitensi, in seguito al veto degli Usa all'Onu contro una bozza che condannava la costruzione delle colonie israeliane.

Come hanno spiegato gli ideatori, il boicottaggio riguarderà i fondi di UsAid e gli incontri con i rappresentanti di Washington, ma non influenzerà i rapporti con i visitatori e i volontari, che continueranno ad essere i benvenuti nella città.

Le associazioni hanno inoltre chiesto alle istituzioni nazionali ed alle commissioni popolari di adottare la loro stessa posizione e di troncare i loro rapporti con le organizzazioni Usa che lavorano in Palestina, come risposta alla politica “ostile” degli Stati Uniti.

In questi momenti storici per il popolo palestinese, e di fronte alla perfida guerra lanciata contro la presenza palestinese [a Gerusalemme]”, il veto Usa “conferma ancora una volta l'evidente parzialità degli Stati Uniti a favore d'Israele e dell'occupazione israeliana”, hanno dichiarato gli organizzatori del boicottaggio.

Durante una conferenza stampa, l'ex responsabile di Fatah per le questioni di Gerusalemme, Hatem 'Abd al-Qader, ha precisato a Ma'an che l'annuncio del gesto è seguito a diverse riunioni con i consigli municipali e locali, che hanno approvato il rifiuto dei fondi di UsAid.

Poco prima del voto del Consiglio di Sicurezza, affermano fonti dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), il presidente Mahmud 'Abbas era stato contattato da Barack Obama in persona, che gli ha chiesto di rinunciare alla bozza. Sempre stando al resoconto delle fonti, 'Abbas ha quindi rifiutato e continuato a spingere per l'approvazione della risoluzione, che peraltro richiedeva a Israele di aderire a promesse fatte in precedenza sia al Quartetto internazionale per il Medio Oriente, sia specificamente agli Stati Uniti tramite l'iniziativa della Road Map.

'Abd al-Qader ha quindi esortato i palestinesi a sostenere le posizioni dei loro leader e a fare pressioni sugli Stati Uniti perché pongano fine alla loro estorsione della Palestina.

Il veto Usa – ha proseguito – conferma ancora una volta che gli Stati Uniti sono coinvolti fino al collo con Israele nella colonizzazione e nell'occupazione”, e Washington, inoltre, aveva già minacciato di troncare la sua assistenza finanziaria all'Autorità nazionale palestinese (Anp).

Non si può però dettare ai palestinesi quali posizioni assumere, ha affermato il funzionario, aggiungendo che le organizzazioni di Gerusalemme non accetteranno più degli aiuti condizionali che le costringano ad adottare posizioni contrarie agli interessi della gente.

 

 

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