Vicina la partenza della nave europea ‘al femminile’.

Bruxelles – Infopal. La Campagna europea per porre fine all'assedio di Gaza ha annunciato la sua collaborazione con l'iniziativa europea Donne per Gaza nell'allestimento della nuova nave di donne, che salperà per la Striscia di Gaza carica degli aiuti umanitari di cui necessitano le donne e i bambini di Gaza.

Come ha dichiarato la stessa Campagna, uno degli enti responsabili dell'organizzazione della Freedom Flotilla, “è stato stretto un accordo per far partire un'imbarcazione, che avrà a bordo per la maggior parte donne europee, e che rientrerà tra i nostri sforzi ininterrotti per rompere l'assedio imposto sulla Striscia di Gaza per il quarto anno consecutivo”. Ha quindi precisato che la partenza avverrà nel corso delle prossime settimane.

Da parte sua, Donne per Gaza ha rivolto un appello a “tutte le donne che rifiutano l'ingiustizia e la tirannia” chiedendo di “partecipare alla spedizione”, e invitando tutte “coloro le quali vogliono lasciare un'impronta 'al femminile' nelle pagine della storia e sostenere questa nave con ogni loro mezzo. (…) Diciamolo forte e chiaro che noi stiamo con le donne di Gaza! Con chi ha perso il marito o i figli, con le nostre sorelle detenute, con tutte quelle che istante dopo istante mandano giù dei soprusi e attimo dopo attimo subiscono delle costrizioni!”. Ha inoltre incoraggiato le donne interessate all'iniziativa a fare delle donazioni a sostegno della spedizione.

Il movimento ha quindi aggiunto: “Donne di Gaza, stiamo arrivando da voi per dirvi che ammiriamo la vostra pazienza e la vostra fermezza; siamo donne come voi, e sappiamo che cosa vuol dire essere madri di figli affamati e non avere da mangiare, o mogli di mariti malati e non avere le medicine, o figlie di padri disoccupati con l'assedio che blocca ogni via d'uscita!”.

Un'altra nave, alla quale parteciperanno decine di attiviste, sarà chiamata Maryam [Maria, la madre di Gesù, Figlio di Dio, per i cristiani, Inviato e Ruh Allah, per i musulmani, ndr] e salperà nelle vicinanze del porto di Beirut, ma non ha nulla a che fare con la Campagna Europea.

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