VIDEO: l’ospedale Al-Makassed di Gerusalemme soggetto a continue incursioni israeliane

460_0___10000000_0_0_0_0_0_makassedmaternityinvasionImemc. L’amministrazione dell’ospedale Al-Makassed Islamic Charitable Society di Gerusalemme ha denunciato di essere stato sottoposto a frequenti incursioni militari e ad attacchi israeliani, e che i soldati hanno cercato anche di accedere ai documenti dei pazienti. L’ultima incursione e’ avvenuta mercoledì, 28 ottobre.

Il direttore dell’ospedale, dottor Rafiq al-Husseini, ha dichiarato che agli impiegati ed ai medici è stato ripetutamente ordinato di consegnare all’esercito i documenti dei pazienti, compresi quelli dei ricoveri e i motivi dei ricoveri, ma essi si sono rifiutati nonostante pressioni e minacce, e hanno insistito sul rispetto della privacy dei pazienti.

Mercoledì scorso decine di soldati hanno accerchiato l’ospedale e lo hanno invaso, per il secondo giorno consecutivo, cercando di accedere alle cartelle mediche, soprattutto a quella di un bambino di Gerusalemme che e’ stato ricoverato recentemente, ed è poi stato dimesso, prima che i soldati potessero rapirlo.

Al-Husseini ha riferito a Ma’an News Agency che i soldati hanno trovato nell’abitazione del bambino di Gerusalemme una ricetta medica emessa dall’ospedale, e che i militari hanno sostenuto che “questo era il modo col quale avevano scoperto dove il bambino ha ricevuto le cure per le ferite subite, arrivando alla conclusione che fosse stato colpito dall’esercito”.

VIDEO: il 28 ottobre i soldati invadono il reparto maternità di al-Makassed (by Silwanic)

Ha inoltre aggiunto che l’ospedale è una associazione benefica e fornisce spesso cure mediche ai pazienti, e quindi anche a feriti palestinesi, senza nemmeno aprire nuove cartelle per un’unica visita.

Al-Husseini ha ribadito che né i medici né l’amministrazione violerà mai la privacy dei pazienti, e non fornirà mai ad Israele o ad altre autorità qualsiasi informazione.

“Noi non abbiamo l’obbligo legale di informare l’esercito di occupazione e la polizia riguardo a tutto ciò che facciamo in questo ospedale caritatevole”, ha aggiunto. “I nostri team di medici sono qui per aiutare i pazienti, i feriti, e qualsiasi persona che abbia bisogno dei nostri servizi”.

“L’esercito israeliano ha invaso il nostro ospedale per due giorni a fila; ieri hanno anche interrogato uno dei nostri medici presso la stazione di polizia Jabal al-Mokabber, a Gerusalemme. Oggi hanno invaso nuovamente l’ospedale confiscando un computer che controlla il nostro sistema di sorveglianza”.

Il dottor al-Husseini ha poi affermato che ritiene che le incursioni nell’ospedale continueranno, soprattutto da quando i militari non sono stati in grado di trovare registri o documenti, cosi’ come proseguiranno le numerose minacce e i tentativi di intimidire lo staff, compresi medici ed infermieri.

VIDEO: il 27 ottobre i soldati invadono al-Makassed (by Silwanic)

Ha aggiunto che i soldati hanno anche preso i nomi ed i numeri di telefono di parecchi impiegati, specialmente di coloro che lavorano nelle unita’ di Emergenza e Assistenza alle Urgenze, con lo scopo di convocarli per essere interrogati.

Il dottor al-Husseini ha dichiarato che l’incursione di mercoledì ha interessato l’edificio della amministrazione ed il reparto maternita’, provocando discussioni con i gruppi di medici, con i pazienti e coi loro familiari che protestavano per l’oltraggiosa violazione.

“L’ospedale è diventato un obiettivo ripetuto per l’esercito israeliano, essi hanno violato i diritti dei pazienti giorno dopo giorno”, ha detto. “Le violazioni israeliane contro le strutture mediche palestinesi e le unità mediche violano il diritto internazionale, la Quarta Convenzione di Ginevra e tutte le risoluzioni internazionali collegate”.

Il medico ha chiesto anche alla comunità internazionale di intervenire, fornendo protezione urgente alla popolazione palestinese, soprattutto ai pazienti.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi