Video shock: un soldato israeliano danza davanti a una prigionera palestinese bendata

Al-Quds (Gerusalemme) – Agenzie – InfoPal. La sera del 4 ottobre, il canale televisivo israeliano “10” ha mandato in onda un video in cui un soldato israeliano inscena una danza orientale davanti ad una prigioniera palestinese bendata e con i polsi legati.

Nel video, la ragazza – visibilmente terrorizzata – resta immobilizzata davanti all'esibizione del soldato israeliano.

Quello andato in onda ieri va ad aggiungersi alle foto shock – diffuse via Facebook – in cui una soldatessa israeliana si era fatta fotografare in compagnia di prigionieri palestinesi bendati.

Il video scandalo:

http://www.youtube.com/watch?v=pxFlmXbzY3I&feature=player_embedded

La reazione: Anp: video israeliano con donna palestinese 'profondamente offensivo'

Ramallah – Ma'an. Un comunicato dell'Autorità nazionale palestinese ha definito 'disgustoso esempio della mentalità perversa dell'occupante' il video amatoriale di un soldato israeliano che balla attorno a una donna palestinese, pubblicato lunedì su YouTube.

Il filmato, che mostra il soldato mentre si esibisce in una sorta di 'danza del ventre' accanto a una donna bendata e in manette, con la testa piegata contro un muro di cemento, ha suscitato l'indignazione dei palestinesi e l'imbarazzo dell'esercito israeliano, mentre i giornali israeliani hanno intitolato l'episodio “Un'altra brutta figura delle forze di difesa su YouTube”.

All'inizio del video appare anche un balloon rosso sulla donna legata, con la scritta (in lettere ebraiche): “Allahu akbarrrrrrrrrrr”.

Il comunicato del governo di Ramallah ha condannato il video, specificando che “non si tratta di un episodio isolato”, e affermando che la tecnologia amatoriale ha reso possibile portare allo scoperto “le pratiche israeliane che eludono la legge e i valori umanitari”.

Il video, aggiunge il comunicato, “è profondamente offensivo della dignità delle donne”.

È la terza volta che un social network diffonde immagini di un soldato israeliano che posa con i palestinesi che ha in custodia, o addirittura commette degli abusi nei loro confronti.

Lo scorso agosto, un militare pubblicò delle foto sul suo profilo di Facebook che lo ritraevano durante il suo servizio in Cisgiordania, mentre posava con alcuni detenuti palestinesi bendati. I commenti scambiati sull'album furono ritenuti offensivi.

Un altro filmato, che mostrava dei soldati mentre ballavano nel bel mezzo della città occupata di al-Khalil (Hebron), ha ugualmente sollevato diverse preoccupazioni riguardo al comportamento poco professionale delle truppe, e il gesto è stato considerato più vicino agli scherzi da campus estivo che al genere di condotta che si addice agli uomini dell'esercito.

Lo scorso marzo, le forze israeliane annullarono un'incursione in Cisgiordania dopo che un soldato pubblicò nel suo status di Facebook che la sua unità aveva in programma una campagna generale di arresti, includendo l'ora e il luogo. La recluta venne destituita immediatamente.

In seguito a simili inconvenienti, l'Anp ha chiesto a Israele di rispettare la legge internazionale e i diritti umani, definendo le violazioni commesse “parte integrante della cultura dell'occupante” e ribadendo che queste “non cesseranno finché non cesserà l'occupazione”.

 

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