Violazioni contro i Palestinesi con la scusa della “cooperazione per la sicurezza”

Quds Press. La conferma arriva  dall’Organizzazione Araba per i Diritti Umani, la quale, alla luce de gli ultimi arresti ed assalti alle manifestazioni pacifiche dei cittadini palestinesi, asserisce che le attività del’apparato di sicurezza palestinese svolte nel mese di settembre scorso, non sono altro che il proseguimento di un lavoro già messo in atto negli anni precedenti sotto il nome di “Cooperazione per la sicurezza” con le forze di occupazione israeliana.
Il risultato di questa cosiddetta collaborazione non è altro che l’aggravamento della situazione dei cittadini palestinesi che vedono sempre più violati i loro diritti. Nel rapporto redatto da “Arabia per i Diritti Umani”, mercoledì 7 ottobre, al presidente palestinese Mahmoud Abbas e al primo ministro Rami Hamdallah, l’organizzazione assegna completa responsabilità delle violazioni a cui i cittadini vengono sottoposti.
Nel rapporto viene chiesto che si ponga fine a questa cooperazione, e che si dia invece più spazio e libertà nel contrastare il feroce assalto condotto dalle forze israeliane e dai coloni, che oggi più di prima, minacciano la presenza palestinese. Nel frattempo, vengono denunciati anche i  servizi di sicurezza palestinesi in Cisgiordania. Questi hanno commesso, nell’ultimo mese, violazioni contro i civili palestinesi che si sono riassunte in detenzioni senza un giusto motivo, attacco alle manifestazioni pacifiche, irruzioni e perquisizioni senza un giustificato motivo.
Traduzione di Asmaa Aboulabil