Gerusalemme-PIC. Un report rilasciato martedì ha rilevato un repentino aumento delle aggressioni israeliane e delle violazioni contro la moschea di al-Aqsa, nella Gerusalemme occupata.
Stando a quanto riporta il centro di informazione Wadi Hilweh, un Palestinese di Jabal al-Mubakkir, nella Gerusalemme occupata, sarebbe stato ucciso dai colpi d’arma da fuoco israeliani la scorsa settimana.
La vittima è stata identificata nel ventottenne Fadi Qunbur, che è stato colpito in maniera fatale dalle forze israeliane dopo che questo aveva portato a termine un attacco anti-occupazione con un ariete nei pressi dell’insediamento illegale di Armon Hanatzif, costruito nell’area appartenente al territorio palestinese.
Il corpo di Qunbur, insieme a quello di un’altra vittima, Misbah Abu Sbeih, è stato trattenuto dalle autorità israeliane.
Il corpo del quattordicenne Mohamed Nabil Zaidan, trattenuto dallo scorso 25 novembre, è stato rilasciato a inizio febbraio.
Per quanto concerne le incursioni israeliane alla moschea al-Aqsa – il terzo luogo sacro dell’Islam – 1.504 israeliani sono entrati nel sito attraverso la porta Mughrabi, scortati dalla polizia, a gennaio.
Allo stesso tempo, la polizia israeliana ha interdetto una donna palestinese così come un giovane palestinese dall’entrare nella moschea per un periodo che si aggira tra i 15 giorni e i due mesi. Ad altri due Palestinesi è stato impedito l’accesso alla città vecchia di Gerusalemme da parte delle autorità israeliane, per un periodo di 15 e 45 giorni rispettivamente.
Intanto, 157 Palestinesi sono stati arrestati dalle forze israeliane a gennaio, tra cui 63 minorenni, otto donne e quattro anziani cittadini.
In relazione alla distribuzione geografica dei detenuti, Jabal al-Mubakkir e al-Issawiya sono in cima alla lista, rispettivamente con 37 e 32 detenuti.
Quattro ragazzi palestinesi, intanto, sono stati tenuti in fermo amministrativo, senza né accusa né processo, per periodi che variano dai tre ai sei mesi.
Sulla politica di demolizione seguita da Israele, invece, il report ha parlato di 19 demolizioni di edifici e case palestinesi avvenute nell’ultimo mese nella Gerusalemme occupata, inclusi 9 edifici che erano stati auto-demoliti dai loro stessi proprietari sotto minaccia israeliana.
Le demolizioni hanno portato al dislocamento di 23 Palestinesi, tra i quali otto minorenni che ora sono senza casa, senza un posto dove andare e senza un rifugio presso il quale ripararsi.
Traduzione per InfoPal di M.D.F.