Violenza sulle donne ingiustificata anche di fronte all’occupazione israeliana

Non se ne parla mai, o molto poco, ma la violenza – fisica e psicologica – contro le donne in Palestina è ancora forte: delitti d’onore; donne uccise dal marito o dai familiari; donne indotte al suicidio a seguito di violenze psicologiche, persecuzioni, abusi.
Il caso di questa giovane madre bruciata viva – suicidata o assassinata dal marito, ancora non è dato sapere – è solo uno dei tanti.

“19enne bruciata a morte in un campo di Gaza”. Era vittima degli abusi del marito, da cui sei mesi fa ha avuto un bimbo, ed era fortemente depressa.

La violenza domestica contro donne e bambini dovrebbe essere tra i temi centrali delle istituzioni politiche e sociali palestinesi. Maschilismo, machismo, pregiudizi di genere, bigottismo, arretratezza culturale e sociale coprono quotidianamente gli abusi contro donne e infanzia palestinesi, perpetrate dagli uomini. E’ una realtà bruta che non può essere nascosta, neanche di fronte alle mostruosità commesse giornalmente dall’occupante israeliano.

In questo ambito sociale tragico e arretrato, società palestinese e israeliana (pervasa da una diffusa violenza domestica tra le più alte a livello mondiale) competono nel peggiore dei primati.

Angela Lano