Violenze dell’esercito contro la pacifica manifestazione di Nil’in.

Ramallah – Infopal. Ancora violenze contro la consueta manifestazione nonviolenta contro il Muro di Annessione, a Nil’in: decine di palestinesi, pacifisti israeliani e internazionali, tra cui un attivista belga, sono rimasti soffocati dai lacrimogeni lanciati dall’esercito israeliano.

Come ogni venerdì, dopo la preghiera comunitaria in moschea, i cittadini del villaggio, situato nella provincia di Ramallah, hanno dato vita a una manifestazione, insieme a israeliani e stranieri, per protestare contro il Muro e la sottrazione di terre palestinesi. In un comunicato stampa, A’hid al-Khwajah, coordinatore del Comitato Popolare contro il Muro, ha affermato che la preghiera è stata interrotta da decine di coloni ebrei, accompagnati da soldati e con bandiere israeliane e megafoni, che si sono introdotti nell’area della moschea disturbando lo svolgimento della celebrazione religiosa.

Nel pomeriggio, il Comitato e i manifestanti hanno organizzato una commemorazione dei 15 palestinesi uccisi dall’esercito israeliano durante i cortei contro il Muro. Ricordiamo che, tra le vittime, ci sono un bambino di 10 anni, Ahmed Mousa, ucciso il 29 agosto scorso da proiettili di "gomma" sparati a breve distanza dai soldati di frontiera, a Ni’lin, e un adolescente, Yousef Amira, anche lui assassinato dalle "innocue" pallottole di gomma (in realtà, acciaio rivestito di gomma).

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