Violenze israeliane a Gerusalemme: 300 Palestinesi feriti da coloni e polizia di occupazione

InfoPal. Sale il numero dei feriti a Gerusalemme, a seguito delle violenze perpetrate dalle forze di occupazione israeliane (IOF).  Si parla di quasi 300 gerosolimitani feriti.

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press, Wafa e PIC. Un vasto spiegamento di forze di polizia ha preso d’assalto e circondato il complesso della moschea di al-Aqsa, lunedì mattina, sparando proiettili di metallo rivestiti di gomma, gas lacrimogeni e granate sonore contro i palestinesi, ferendone a centinaia.

Almeno sei giornalisti hanno sofferto per la loro esposizione ai gas lacrimogeni durante la copertura del raid israeliano nel complesso di al-Aqsa, secondo quanto riportato da fonti locali.

Secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, centinaia di palestinesi sono stati feriti e almeno 50 sono stati ricoverati in ospedale.

La Mezzaluna Rossa ha aggiunto che ai suoi paramedici è stato negato l’accesso a al-Aqsa per fornire assistenza medica ai feriti.

“Ci sono centinaia di persone ferite negli scontri”, ha detto il gruppo medico in un comunicato stampa.

Diversi video mostrano lacrimogeni lanciati all’interno della moschea di al-Qibli e granate assordanti sparate su donne palestinesi all’interno della Cupola della Roccia.

Porte interne, finestre e mobili della moschea hanno subito danni durante l’attacco della polizia.

Migliaia di coloni estremisti hanno iniziato ad affluire, al mattino, verso Gerusalemme est occupata e la sua Città Vecchia per invadere la moschea di al-Aqsa come parte delle celebrazioni annuali del “giorno della riunificazione di Gerusalemme” che segna il momento in cui Gerusalemme est fu occupata, nel 1967, e successivamente annessa da Israele – con una mossa non riconosciuta dalla maggioranza della comunità internazionale.

Questa marcia dei coloni di solito vede atti di estrema violenza e provocazione nelle aree palestinesi nella Città Vecchia e nei quartieri di Gerusalemme est.