Volontaria di Zaatar scrive da Susya.

Riceviamo dall’associazione Zaatar e pubblichiamo.

La nostra volontaria, Gabriella ci scrive ancora dal villaggio di Susya – Hebron

22/07/2008 

Il pannello solare il il dispositivo eolico bastano soltanto per un po’ di corrente per qualche lampadina e per caricare le batterie di telefoni cellulari e videocamere. Il frigo non funziona, non c’è abbastanza corrente. Non c’è l’acqua corrente. I palestinesi avevano costruito una grotta ma gliel’hanno distrutta i soldati, perché gli hanno vietato anche quello. Ciò che e’ rimasto e’ stato ricoperto da un tetto di lamiera. Una tenda ha le pareti fatte con dei mattoni (circa 50 cm di altezza), coperti perchè non si vedano, se no glieli fanno buttare giù.

Ieri i coloni si trovavano nella zona vietata, e li abbiamo fotografati. C’erano anche dei soldati, come mai non li hanno arrestati? Ora pare che potrebbero prolungare la “zona militare chiusa”  fino a venerdi. Se è cosi può darsi che due internazionali vadano via, o che ci spostiamo in un altro villaggio, io probabilmente resterò qui insieme a un altro internazionale. Alla stazione di polizia, domenica, uno degli investigatori mi ha chiesto "ma perché non te ne sei rimasta in Italia invece che venire a creare problemi qui?" e un palestinese ci ha detto che a lui durante l’interrogatorio hanno detto invece che non dovrebbero metter in mezzo questi "cristian", ma risolversi le cose tra loro! Inoltre gli ha detto che Moshe Dyan ha fatto uno sbaglio a non mandare tutti gli arabi in Giordania…  

trovate il resto qui: http://www.associazionezaatar.org/index.php?option=com_content&task=view&id=223&Itemid=1

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