Wa’ed lancia un appello per salvare la vita di Dirar Abu Sisi

Rally_West bankGaza-InfoPal. L’Associazione Wa’ed per i prigionieri e gli ex detenuti palestinesi ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni legali e per i diritti umani “per intervenire immediatamente e salvare la vita del prigioniero palestinese in sciopero della fame Dirar Abu Sisi, il vice direttore della centrale elettrica di Gaza”.

L’associazione ha reso noto che Abu Sisi si trova in grave pericolo attualmente, aggiungendo che le autorità israeliane l’hanno trasferito all’ospedale di Soroka, nella città di Majdal, dopo otto giorni di sciopero della fame, proclamato per protestare contro la politica di isolamento messa in atto nei suoi confronti”. Ha anche sottolineato che Abu Sisi è l’unico prigioniero sottoposto all’isolamento nelle carceri israeliane.

Abu Sisi, di 44 anni, si trova in isolamento nelle carceri dell’occupazione dalla data del suo rapimento, avvenuto in Ucraina il 19 febbraio 2011 per mano del servizio di intelligence israeliani, il Mossad. Successivamente, egli fu deportato nello Stato ebraico e rinchiuso in una cella di isolamento lontano dal mondo esterno.

Abu Sisi soffre di diverse malattie croniche, tuttavia, le autorità di occupazione si sono rifiutate di fornirgli le cure necessarie o di sottoporlo a qualsiasi intervento chirurgico. Di conseguenza, il suo peso è sceso di più di 30 chili.