Yasser Arafat sarebbe stato avvelenato dal polonio

Pal.info. Yasser Arafat, deceduto nel 2004, sarebbe stato avvelenato dal polonio, una sostanza radioattiva, secondo i risultati delle analisi effettuate in una laboratorio in Svizzera e citati in un documentario diffuso martedì da Al-Jazeera.

Queste analisi sono state effettuate su campioni biologici prelevati dagli effetti personali del dirigente palestinese, restituiti alla vedova del defunto, Suha, dall’ospedale di Percy, a sud di Parigi, dove era morto Arafat, secondo François Bochud, direttore dell’Insitute for Radiation Physics di Losanna.

“Dai risultati è emerso un livello significativo di polonio in questi campioni”, ha aggiunto nel documentario, realizzato dopo nove mesi di inchiesta, secondo Al-Jazeera.

I campioni sono costituiti da capelli, spazzolini da denti, tracce di urina rilevata sulla biancheria intima, e una macchia di sangue su una cuffietta medica.

“Abbiamo rintracciato una concentrazione di polonio più elevata del previsto”, continua M. Bochud.

“I livelli erano consistenti (…), e questo che mostra una quantità anomala, non nella norma, di polonio”, una sostanza che è accessibile, secondo lui solo, a “persone che si interessano o costruiscono armi nucleari”.

Il polonio è la sostanza con la quale sarebbe stata avvelenata l’ex spia russa Alexandre Livtenko, morto nel 2006 a Londra.

Yasser Arafat, ammalatosi nel suo quartiere generale a Ramallah, in Cisgiordania, assediato dall’armata israeliana, è morto l’11 novembre 2004 a Percy.

La sua morte è rimasta un enigma: i circa 50 medici che si sono alternati al suo capezzale non hanno precisato il motivo esatto della veloce degenerazione della sua condizione. Alcuni palestinesi hanno accusato Israele di averlo avvelenato.

Ma l’inchiesta di Al-Jazeera non giunge a una tale accusa.

“Se mettiamo insieme tutte le informazioni di cui disponiamo — risultati delle analisi di laboratorio, caratteristiche cliniche, circostanze della morte di Arafat–, è difficile tirare una conclusione”, ha dichiarato un altro medico, il professor Patrice Mangin.

Il professor Mangin, direttore del centro universitario di medicina legale di Losanna, si mostra prudente, ritenendo che “naturalmente sarebbe obbligatorio andare più lontano e fare un’inchiesta più approfondita se fosse possibile”.

Il portavoce del ministero degli affari esteri Ygal Palmor ha ironizzato sul documentario di Al-Jazeera, ritenendo che “se il ridicolo uccidesse, allora questo reportage sarebbe il primo colpevole”.

Per confermare la morte da polonio, bisogna riesumare i resti di Yasser Arafat e analizzarli, ha detto M. Bochud rivogendosi a Suha Arafat.

“Se vuole sapere veramente cosa sia successo al marito, bisognerà prelevare un campione (…). L’esumazione di Arafat ci fornirà un campione che dovrà avere una grandissima concentrazione di polonio, se fosse stato avvelenato”, ha detto.

Suha Arafat, la vedova dell’ex presidente palestinese, ha affermato che chiederà all’autorità palestinese di esumare il corpo del defunto, che si trova a Ramallah, in Cisgiordania, per fare luce sulla sua morte.

“Io voglio chiedere che il corpo di mio marito sia riesumato (…) immediatamente perché i medici dicono che non abbiamo molto tempo”, poiché “la prova della presenza di polonio scompare” col passare delle settimane, ha detto lei.

“Questo è il mio messaggio alle autorità palestinesi”, ha dichiarato lei insistendo, “Dobbiamo andare avanti e riesumare il corpo di Yasser Arafat per rivelare la verità sulla sua morte”.

Traduzione per InfoPal a cura di Nieta Gennuso