Ramallah – Infopal
Il giornale di lingua ebraica Yediot Ahronot ha rivelato un progetto dellestrema destra ebraica che punterebbe a costruire uno stato ebraico nella Cisgiordania occupata, completo di bandiera e inno nazionale, nel caso di un eventuale ritiro delloccupazione dalla zona. Si tratta del progetto di unorganizzazione di estremisti ebrei, lAssociazione Internazionale per la Salvezza del Popolo Ebraico, che avrebbe persino indetto una competizione per scegliere la bandiera e linno della nuova nazione.
Secondo il giornale, questannuncio giunge nellambito di una campagna che questa organizzazione ha diffuso nelle sinagoghe con lo slogan la terra dIsraele è nostra e con la promessa ai partecipanti di premi che ammonterebbero a migliaia di Shekel.
Il rabbino Def Filvi, uno dei capi dellorganizzazione, ha confermato la necessità di questo passo alla luce delle trattative tra il governo israeliano e lANP, che mirano a costruire uno stato palestinese in Cisgiordania e Gaza, e dellinvito di Barak a varare una legge per far evacuare le colonie, in cambio di un risarcimento dei loro abitanti.
Iniziativa per lesercito
In parallelo, le organizzazioni di destra propagandano un altro progetto, rivolto allesercito israeliano e sotto la guida di alcuni rabbini dellestrema destra, capeggiati dal presidente del consiglio dei rabbini Yushaa (Cisgiordania).
Secondo il giornale Yediot, il progetto invita i soldati a firmare un documento nel quale promettono di non partecipare alle operazioni di evacuazione delle colonie e dei nuclei delle colonie in costruzione. I promotori delliniziativa avrebbero giustificato questultima affermando che dei giovani soldati potrebbero disertare per paura di dover evacuare dei propri connazionali.
Così recita il testo del documento: Sono pronto ad adempiere ai miei doveri e a rispettare gli ordini militari per difendere lo Stato secondo i principi dellesercito, e, dallaltra parte, rifiuterò con forza di mettere in atto lordine di evacuare qualsiasi cittadino ebreo dalle colonie per qualsiasi motivo.