Zarif: “La violenza in Siria si può diffondere in Europa

PressTvIl ministro degli Esteri iraniano, Mohammed Javad Zarif, ritiene che la violenza settaria in Siria potrebbe diffondersi in Europa e negli Stati Uniti.

Nel corso di un incontro tenutosi a Istanbul con la sua controparte turca, Ahmet Davutoglu, Zarif ha osservato che il pericolo rappresentato dal conflitto settario in Siria è più grave della minaccia data dagli stoccaggi di armi chimiche.

Egli ritiene che le conseguenze della violenza settaria in Medio Oriente potrebbero diffondersi a “Londra, Madrid e Roma”.

La Siria è teatro di sommosse mortali dal 2011, e i rapporti prodotti in questi anni ritengono essere le potenze occidentali e i loro alleati regionali – in particolar modo il Qatar, l’Arabia Saudita e la Turchia – i finanziatori dei militanti che operano all’interno del Paese.

Riferendosi al programma nucleare di Teheran, Zarif osserva che la Repubblica islamica, nel corso di negoziati sul nucleare con le sei maggiori potenze mondiali, sta cercando di eliminare tutti i pretesti per le sanzioni imposte contro l’Iran.

“Cerchiamo di eliminare ogni scusa per le sanzioni”, egli ha dichiarato, aggiungendo che le sanzioni contro il proprio paese rafforzano la risolutezza della nazione iraniana.

“È necessario per entrambe le parti coinvolte nelle sanzioni pensare a una soluzione che non eserciti pressioni sulla popolazione”, Zarif ha inoltre dichiarato.

Lo scorso giovedì, l’Iran e i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – Usa, Cina, Russia, Francia e Gran Bretagna – più la Germania, hanno ricapitolato, nell’ufficio delle Nazioni Unite di Vienna, lo stato delle negoziazioni sul programma di energia nucleare della Repubblica islamica.

Le parti hanno sintetizzato quanto prodotto in due giorni di discussioni, definiti da Zarif “articolati” e “proficui”, il mese scorso a Ginevra.

Anche l’alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Catherine Ashton, che rappresenta i sei Paesi nelle discussioni, ha accolto con entusiasmo i risultati ottenuti durante gli incontri sul nucleare, definendoli i “più dettagliati” e “sostanziali” mai raggiunti tra le parti.

L’Iran e le sei potenze mondiali si sono accordate per un incontro a Ginevra, il 7 e l’8 novembre prossimi.

Gli Stati Uniti, Israele e alcuni dei loro alleati hanno ripetutamente accusato l’Iran di portare avanti una ricerca nucleare a scopi non civili, dando modo a Stati Uniti e Unione Europea di imporre sanzioni illegali contro la Repubblica islamica.

L’Iran rifiuta le accuse, sostenendo di avere, in quanto membro firmatario del Trattato di non proliferazione e in quanto membro dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, il diritto di utilizzare la tecnologia nucleare di cui dispone per scopi pacifici.

Traduzione di Stefano Di Felice