Aggressioni israeliane: rapporto del PCAC sugli effetti psicologici nei bambini palestinesi.

 

Da IMEMC

Di Saed Bannoura, 6 marzo.  

Il Palestinian Child Arts Center (PCAC) ha pubblicato un rapporto sugli effetti dei continui attacchi israeliani, specialmente le ultime offensive lanciate contro la Striscia di Gaza, che hanno provocato 131 morti e 350 feriti, sulla situazione psicologica dei bambini.

Il rapporto ha mostrato che l’evidente ansietà e il terrore sono stati osservati sui bambini durante le invasioni militari israeliane, le sparatorie e i bombardamenti.

Alcuni chiari indizi di questi effetti sono evidenti nei disegni dei bambini poiché tutti loro ritraggono scene di violenza, carri armati, soldati, aerei da guerra e bulldozer che sradicano alberi, oltre a disegni che raffigurano funerali o persone uccise dall’esercito.

Il Centro spiega che i bambini non disegnano più scene che rappresentano la natura o che esprimono felicità, e ha aggiunto che l’arte è uno dei mezzi più efficaci che aiutano i bambini a comunicare ciò che hanno dentro di sé.

Sameeh Abu Zakia, direttore del PCAC, specialista in Sviluppo del Bambino e attivista per la difesa dei diritti dell’Infanzia, ha dichiarato che “le scene dolorose che i bambini vedono alla tv o gli eventi di cui sono testimoni, li colpiscono negativamente”, e ha aggiunto che questi avvenimenti sono una diretta violazione dei diritti dell’infanzia.

Ha sottolineato inoltre che il tema della protezione dei bambini è una questione essenziale al fine di permettere loro di crescere in un ambiente sano e allo stesso tempo di provvedere ai loro bisogni.

Abu Zakia ha detto che si rendono necessari una serie di programmi per educare i bambini e garantire loro un ambiente lontano da ansie e paure in modo da permettere loro di mantenere una vita normale.

Abu Zakia ha dichiarato, inoltre, che devono essere realizzati diversi programmi sanitari, educativi, medici e sociali in modo da alleggerire la pressione a cui i minori sono soggetti.

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