Cristiani di Betlemme contro le tasse israeliane alle Chiese palestinesi

Betlemme-PIC, Quds Press e agenzie. Mercoledì sera, il Consiglio delle chiese e parrocchia di Beit Sahour, a Betlemme, ha organizzato  una veglia di protesta contro le misure fiscali arbitrarie israeliane ai danni della Basilica del Santo Sepolcro, nella Gerusalemme occupata.

Decine di cristiani e attivisti hanno partecipato alla protesta, organizzata per confermare l’identità araba di Gerusalemme, e per rifiutarne il riconoscimento come capitale di Israele e il recente tentativo di imporre tasse alle chiese e alle loro proprietà.

“Siamo venuti qui per dire alla gente libera del mondo che abbiamo diritti ereditati dai nostri padri e nonni e che non li abbandoneremo”, ha dichiarato durante il sit-in padre Issa Mosleh, portavoce della Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme.

“Invitiamo Trump a revocare il suo recente riconoscimento di Gerusalemme come capitale israeliana perché tale decisione incoraggia l’occupazione nella sua arroganza verso il popolo palestinese. Questa decisione è assolutamente inaccettabile e la contrasteremo con decisione”, ha aggiunto padre Mosleh.

Dopo tre giorni di chiusura, i capi delle Chiese a Gerusalemme hanno deciso di riaprire la Basilica del Santo Sepolcro, dopo che l’autorità di occupazione israeliana ha sospeso la decisione di imporre tasse alle chiese palestinesi e alle loro proprietà nella città santa e in altre aree occupate.