Giornata del Prigioniero palestinese: 1600 detenuti iniziano sciopero della fame a oltranza

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Imemc. 1600 prigionieri politici palestinesi, detenuti da Israele, hanno dichiarato che inizieranno uno sciopero della fame a oltranza a partire dal 17 aprile, per protestare contro la loro incarcerazione illegale e per richiedere il rispetto dei diritti elementari.

Il ministro palestinese dei Detenuti, in Cisgiordania, Issa Qaraqe’, ha affermato che la situazione dei prigionieri nelle carceri israeliane è molto difficile, pericolosa, in special modo a causa delle violazioni e degli attacchi contro di essi.

Qaraqe’ ha aggiunto che i prigionieri stanno combattendo una battaglia per difendere la loro dignità e per migliorare le loro condizioni di vita.

Egli ha inoltre rivolto un appello per campagne di solidarietà di massa, e ha chiesto di dichiarare il 17 aprile la Giornata dei Prigionieri palestinesi – un giorno di solidarietà e proteste nonviolente di massa in tutti i Territori palestinesi.

L’agenzia stampa Maan ha riferito che un comitato formato dall’autorità carceraria israeliana, guidata da Yitzhak Gabai, ha visitato diversi centri di detenzione, ha ascoltato le richieste dei prigionieri e ha “promesso” di rispondervi questa settimana.

Alcune delle richieste dei detenuti:

1. fine delle detenzioni amministrative
2. fine della reclusione in isolamento
3. ripristino del diritto all’istruzione
4. fine delle invasioni mirate alle stanze e alle sezioni dei detenuti
5. concessione delle visite dei familiari, specialmente ai detenuti della Striscia di Gaza
6. miglioramento delle cure mediche ai prigionieri malati
7. fine delle umiliazioni, ispezioni personali dei familiari dei detenuti

8. autorizzazione all’ingresso di libri e giornali

9. fine di ogni sorta di penalizzazione contro i prigionieri

I detenuti palestinesi rinchiusi nelle prigioni israeliane sono soggetti a trattamento duro e illegale che viola la legge internazionale e la IV Convenzione di Ginevra di cui Israele è firmatario.

Il 17 aprile, Giornata dei Prigionieri palestinesi a ricordo del 17 aprile 1974, quando Israele rilasciò Mahmoud Bakr Hijazi, nel primo accordo di scambio.

202 detenuti palestinesi morirono dopo essere stati rapiti dalle forze israeliane dal 1967, a seguito dell’occupazione del resto della Palestina (Cisgiordania, Striscia di Gaza, Gerusalemme Est e Alture del Golan).

Centinaia di detenuti morirono dopo che vennero liberati, perché affetti da gravi patologie causate da torture e abusi estremi nelle prigioni israeliane.

70 prigionieri morirono in carcere a seguito di torture, 74 furono uccisi dai soldati dopo l’arresto, 51 morirono per mancanza di cure mediche, 7 per uso eccessivo della forza da parte dei militari israeliani, e dopo essere stati colpiti in prigione.