Ramallah-Infopal. Nel mese di giugno, i servizi di sicurezza dell’Autorità palestinese (Anp) hanno proseguito le loro campagne di arresti e convocazioni a sfondo politico, violando le libertà individuali in tutte le aree della Cisgiordania. Lo rivela il movimento di resistenza islamico, Hamas, in un rapporto pubblicato mercoledì 3 luglio.
L’ufficio informazioni di Hamas ha reso noto che nello scorso mese, gli apparati di sicurezza dell’Anp “hanno assassinato un cittadino poche ore dopo il suo sequestro, arrestato 77 sostenitori e leader del movimento islamico in Cisgiordania e convocato altri 78”.
Il rapporto, che monitora le violazioni dell’Anp in Cisgiordania, ha rivelato che Sa’adi al-Sakhl, dalla città di Nablus (nord della Cisgiordania) è stato assassinato poche ore dopo il suo arresto per mano delle forze di sicurezza dell’Anp. Mentre tra i 77 arrestati, 44 erano ex detenuti liberati dalle carceri israeliane, 18 studenti universitari, un predicatore, un insegnante e un ingegnere.
La relazione ha sottolineato che i servizi di sicurezza dell’Anp hanno convocato 78 persone e prorogato l’arresto di altre 15, nonostante ordini giudiziari per il loro rilascio. Ha aggiunto che l’occupazione israeliana ha arrestato quattro sostenitori di Hamas, rilasciati dalle carceri dell’Anp .
Stando ai dati di Hamas, 28 dei suoi sostenitori arrestati provenivano da Nablus, 14 da Tulkarem, 11 da Ramallah e al-Birah, otto da Hebron, sei da Salfit, tre da Qalqilia, Tubas e Jenin, e uno da Betlemme.