I palestinesi del ’48 invitano al boicottaggio della coscrizione nell’esercito israeliano

Nazareth-Quds Press Il “Comitato si sorveglianza superire nei Territori occupati dal ’48” ha invitato tutte le organizzazioni, le attività private e pubbliche, nonché tutte le personalità rappresentative delle masse arabe palestinesi all’interno, al boicottaggio dei sostenitori della leva e del servizio civile.

Tra questi ultimi figura il sacerdote cristiano Jibrai’il Nadaf.

Il Comitato ha affermato, in un comunicato inviato a Quds Press in data 26 novembre, la propria posizione di “rifiuto netto e coerente del servizio militare e civile, in tutte le sue forme e denominazioni, e di tutti i tentativi di reclutare i cittadini palestinesi nell’esercito di occupazione israeliano”.

Il Comitato ha invitato inoltre a proseguire e intensificare le azioni del Comitato stesso contro il servizio civile, e le attività di tutti gli enti e mezzi nazionali contro il servizio militare e civile. Il Comitato di sorveglianza superiore ha quindi espresso la propria condanna nei confronti “del prete Jibra’il Nadaf, per aver recentemente presentato alla polizia israeliana denunce con cui citava in  giudizio e diffamava personalità e centri nazionali palestinesi”.

Il Comitato ha quindi ribadito la propria opposizione e il proprio rifiuto di tutte le chiamate al servizio militare e civile nell’esercito di occupazione  e soprattutto il tentativo di fomentare la discordia tra i figli di un unico popolo attraverso gli inviti al reclutamento di giovani cristiani nel servizio militare e civile.

Jibra’il Nadaf, che il Consiglio della comunità greco-ortodossa della città di Nazareth ha allontanato dalla Chiesa, è uno dei più zelanti sostenitori dell’arruolamento dei giovani cristiani nell’esercito israeliano e nel servizio civile.

Traduzione di Federica Pistono