Israele approva la costruzione di 560 insediamenti a nord di Gerusalemme

InsediamentiGerusalemme-Quds Press. Domenica 22 gennaio, le autorità israeliane hanno dato l’autorizzazione alla costruzione di 560 insediamenti a nord di Gerusalemme, in occasione dell’investitura del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il sito internet israeliano Walla ha ricordato che dopo la domenica dell’investitura di Trump alla guida degli USA, è stata approvata una “Commissione per la Pianificazione e la Costruzione” israeliana per l’approvazione di 560 insediamenti nelle due colonie di Ramot e Ramot Shlomo, situate nei territori palestinesi a nord e a nord-ovest di Gerusalemme.

Inoltre il sito ha aggiunto che si era già deciso, alcune settimane fa, di dare l’autorizzazione alla costruzione di queste unità, anche se essa è stata posticipata fino all’investitura di Trump.

La municipalità di Israele a Gerusalemme, sulla scia della vittoria del candidato repubblicano Donald Trump, ha annunciato che la sua intenzione è l’attuazione di decine di pianificazioni di insediamenti che erano state bloccate e che la municipalità e il governo israeliano avevano evitato di realizzare, al fine di non sollevare la rabbia dell’amministrazione americana sotto la guida dell’ex presidente Obama.

Venerdì sera (20 gennaio) il Consiglio di sicurezza internazionale ha adottato un piano ribadendo il suo rifiuto all’insediamento, con l’approvazione di 14 stati e l’astensione di Washington dal voto.

Il progetto di risoluzione invita Israele a “fermare immediatamente e in maniera definitiva tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi occupati, tra cui Gerusalemme est”.

Si ritiene che gli insediamenti israeliani non abbiano “alcuna politica legale” e impediscano “in maniera seria la possibilità di una soluzione a due stati” che richieda la presenza di uno stato palestinese libero a fianco di Israele.

Nonostante questa risoluzione emessa dal consiglio di sicurezza, l’endorsement alla costruzione di insediamenti va ancora avanti, laddove il presidente della “Commissione per la Pianificazione e la Costruzione”, Meir Turgeman, abbia chiarito che “nessuno può dettare a Israele cosa deve essere fatto”.

Le fonti israeliane hanno rivelato alla fine dello scorso anno i piani israeliani di costruire 30.000 insediamenti nella città di Gerusalemme, subito dopo che il presidente americano Donald Trump avrebbe ottenuto la guida degli Stati Uniti.

Questa pianificazione è stata preparata nel corso di più di due anni ed essa mira alla costruzione di insediamenti nuovi nelle colonie di Ramot e Ramot Shlomo, a Gilo e nella zona industriale di Qalandiya nonché nella zona dell’aeroporto (a nord di Gerusalemme).

Traduzione per InfoPal di M.D.F.