A maggio, 3798 israeliani hanno invaso al-Aqsa

Gerusalemme-Quds Press. Secondo fonti palestinesi, 3798 coloni hanno fatto irruzione nella moschea Al-Aqsa, nella Gerusalemme occupata, lo scorso maggio.
Secondo i dati diffusi dal centro informazioni Wadi Hilweh-Silwan questa settimana, durante il mese di maggio le forze israeliane hanno arrestato circa 200 palestinesi a Gerusalemme, tra cui una donna, dopo averle sparato.
Il centro ha riportato che un prigioniero palestinese è morto in una delle carceri israeliane a seguito di violenze continue e della politica di negligenza medica seguita da Israele. Si tratta di Aziz Awaisat della cittadina di Jabal al-Mukaber, a sud-ovest di Gerusalemme.
Le forze dell’ occupazione hanno sparato a Khawla al-Shahatit, 43 anni, vicino alla città di Shu’fat, a nord della Gerusalemme occupata, con la scusa che fosse una dei sospetti ricercati. La donna è rimasta ferita e si trova ora presso l’ospedale di Sheari Sadik.
La polizia dell’occupazione israeliana ha deciso di rilasciarla all’improvviso, alcuni giorni prima dell’udienza.  Alcune fonti dei diritti umani confermano che la decisione del rilascio fa cadere tutte le giustificazioni israeliane sui motivi dell’assalto.
Il centro ha spiegato che gruppi del presunto “tempio”  hanno aumentato le violazioni contro la moschea e la città di Gerusalemme a causa dalla celebrazione del cosiddetto “Giorno dell’Unificazione di Gerusalemme” (il giorno in cui la parte orientale di Gerusalemme fu occupata nel 1967).
Nel mese di maggio, le autorità di occupazione israeliane hanno continuato ad allontanare i palestinesi da al-Aqsa, tra cui 13 cittadini gerosolimitani.
Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno inaugurato ufficialmente l’apertura dell’ambasciata a Gerusalemme in seguito al riconoscimento del presidente statunitense Donald H. Trump della città come capitale ufficiale di Israele, il 6 dicembre 2017.
Il centro ha registrato l’arresto di 197 palestinesi nella città occupata.
Tra i detenuti ci sono 6 donne, 53 minorenni e 2 bambini sotto i 12 anni.
Il mese scorso, le forze di occupazione israeliane hanno raso al suolo 5 strutture residenziali e commerciali ad al-‘Asawiya, Beit Safafa, nel campo profughi di al-Shu’fat e nella zona industriale di Atarot, a nord di Gerusalemme.
Traduzione per InfoPal di Heba El Roubeigy