Ministro degli Esteri: ambasciatori palestinesi e giordani in azione congiunta contro escalation israeliana

Ramallah, WAFA. Il ministro palestinese degli Affari esteri e degli espatriati, Riyad al-Maliki, ha dichiarato domenica di aver chiesto agli ambasciatori della Palestina di avviare un’azione congiunta con le loro controparti giordane nei diversi paesi in cui sono ospitati, con l’obiettivo di raggiungere i responsabili delle decisioni, l’opinione pubblica ed i parlamenti per informarli sull’escalation della violenza israeliana a Gerusalemme.

“Quest’azione congiunta degli ambasciatori rientra nel quadro del coordinamento degli sforzi congiunti per mobilitare il più ampio fronte internazionale per far pressione sulla potenza occupante e fermare immediatamente la sua aggressione e le violazioni sistematiche del diritto internazionale e […] umanitario […] contro i palestinesi che vivono nella Gerusalemme occupata”, ha affermato al-Maliki in un comunicato stampa.

Al-Maliki ha aggiunto che Israele ha utilizzato il riconoscimento, da parte dell’ex-presidente degli Stati Uniti Donald Trump, di Gerusalemme come capitale, di Israele per imporre una divisione de facto della moschea di al-Aqsa nella capitale occupata, che è il terzo luogo di culto più sacro per l’Islam.

“Tutte le fondamenta dello Stato occupante lavorano all’interno di un sistema che mira a ebraicizzare la città, abolire il suo carattere arabo, islamico e cristiano, alterandone così i suoi monumenti e la sua storia […]”, ha aggiunto il ministro degli Esteri.

Al-Maliki ha esortato la comunità internazionale a far pressione su Israele affinché fermi la sua escalation di violenza a Gerusalemme e fornisca protezione internazionale al popolo palestinese nella capitale occupata e nel resto dei Territori occupati.

Ha anche esortato la comunità internazionale a suggerire di prendere in considerazione sanzioni contro Israele, come ritorsione contro il suo palese disprezzo verso le ripetute richieste di porre fine ai suoi crimini in corso contro il popolo palestinese.