Rapporto: a febbraio, Israele ha deportato 29 palestinesi da Gerusalemme e demolito 20 strutture

MEMO. A febbraio, le autorità israeliane hanno deportato 29 palestinesi dalla moschea di Al-Aqsa e dalla città occupata di Gerusalemme, secondo quanto reso noto giovedì dal Centro di informazioni di Wadi Hilweh-Silwanic.

“Le decisioni israeliane hanno incluso il divieto a 27 palestinesi di entrare ad Al-Aqsa e ad un altro di entrare a Gerusalemme per presunta residenza illegale nella città, nonostante fosse nato e cresciuto in città”, ha affermato l’organizzazione nel suo rapporto mensile che monitora le violazioni israeliane a Gerusalemme. Il Centro ha aggiunto che il nativo deportato aveva fatto richiesta di “unificazione familiare più volte, senza alcun risultato”.

Il rapporto ha sottolineato che le forze israeliane hanno demolito “20 strutture a Gerusalemme, otto delle quali sono state auto-demolite [dai palestinesi] in seguito a una decisione della municipalità di occupazione”, aggiungendo che gli edifici si trovavano a “Silwan, Tyre Baher, Sheikh Jarrah, nei quartieri di Jabal Al Mukaber e Anata”.

“Circa 1.987 coloni e studenti ebrei hanno invaso Al-Aqsa, il mese scorso, durante le celebrazioni del Purim”, ha dichiarato il Wadi Hilweh, osservando che gli invasori hanno “deliberatamente eseguito preghiere nelle vicinanze della sacra moschea”.

Le forze di occupazione hanno continuato i lavori di scavo nella piazza Al-Buraq e presso la Porta Al-Mughrabi, vicino al muro occidentale della moschea.

“Il venerdì, le forze israeliane hanno continuato ad arrestare e deportare i palestinesi dalla Cisgiordania, impedendo loro di eseguire le preghiere comunitaria ad Al-Aqsa, deportandoli con autobus speciali ai posti di blocco militari agli ingressi della città e trattenendoli per diverse ore”, ha reso noto Silwanic.

Il rapporto aggiunge che le forze israeliane hanno, in tre occasioni consecutive, attaccato il monastero della Chiesa romana a Gerusalemme, “appiccando il fuoco alla sua porta”.

Il Centro di informazioni ha anche registrato un totale di 135 arresti a Gerusalemme, a febbraio, tra i quali 39 minorenni e 11 donne.

“Gli arresti sono avvenuti nelle città di al-Issawiya e At-Tur, così come nelle strade circostanti Al-Aqsa”.

(Nella foto: le forze israeliane demoliscono case “non autorizzate” appartenenti a tre diverse famiglie palestinesi a Hebron, in Cisgiordania, il 2 marzo 2021. Le forze israeliane hanno lasciato 12 palestinesi senza casa. [Mamoun Wazwaz – Agenzia Anadolu]).