Rapporto settimanale del PCHR sulle violazioni israeliane nei TO

Gaza-PCHR. Violazioni israeliane dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati. 18-24 marzo 2021.

  • Uso eccessivo della forza da parte delle IOF in Cisgiordania e nella Gerusalemme est occupata: 1 Palestinese ucciso e un altro ferito a Nablus
  • Si riportano quattro attacchi a fuoco delle IOF contro aree agricole (est) e altre quattro contro i pescherecci nel mare di Gaza
  • Nelle 167 incursioni delle IOF in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata: 98 civili sono stati arrestati, compresi 6 bambini
  • Tre case hanno dovuto essere demolite dai loro proprietari e le IOF ne hanno demolita un’altra nella Gerusalemme est occupata
  • Un ordine militare israeliano confisca 17,5 dunum a Salfit per costruire le strade degli insediamenti
  • Attacchi di coloni: 2 veicoli sono stati incendiati a Gerusalemme; 2400 piantine sono state sradicate a Ramallah e altre 25 a Nablus
  • Le IOF hanno stabilito 75 check-point militari temporanei in Cisgiordania dove hanno arrestato 6 civili palestinesi.

Riassunto.

Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno continuato a commettere crimini e violazioni a più livelli contro i civili palestinesi e le loro proprietà, inclusi i raid nelle città palestinesi caratterizzati da uso eccessivo della forza, aggressioni, abusi e attacchi contro civili per lo più condotti dopo mezzanotte e nelle prime ore del mattino. E inoltre, le IOF hanno continuato le operazioni di demolizione e la consegna di avvisi di cessazione dei lavori e di demolizione in Cisgiordania, anche nella Gerusalemme Est occupata. Il PCHR ha documentato 193 violazioni della legge internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario da parte delle IOF e dei coloni nei Territori Palestinesi Occupati.

Attacchi a fuoco delle IOF e violazione del diritto all’integrità fisica.

Le IOF hanno ucciso Atef Y. A. Hanaysheh (46 anni) il 19 marzo 2021 con un proiettile alla testa mentre reprimevano una protesta pacifica a Beit Dajan, a nord-est di Nablus. Non rappresentava una minaccia per le vite dei soldati israeliani. Le IOF hanno anche sparato e ferito un altro Palestinese in un’altra protesta pacifica a Nablus.

Nella Striscia di Gaza, sono stati segnalati 4 attacchi a fuoco da parte delle IOF contro terreni agricoli a est di Gaza e contro 4 pescherecci nel mare di Gaza.

Incursioni delle IOF e arresti di civili palestinesi: le IOF hanno effettuato 167 incursioni in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est occupata. Questi raid hanno compreso incursioni in case civili e attacchi a fuoco, terrorizzando i civili e attaccandone molti. Durante le incursioni di questa settimana, 98 Palestinesi sono stati arrestati, tra cui 6 bambini.

Nella Striscia di Gaza, le IOF hanno condotto un’incursione nella parte orientale di Rafah.

Demolizioni:

Il PCHR ha documentato 7 episodi:

  • Gerusalemme est: una casa di 2 piani è stata demolita a Silwan; 3 case sono state demolite dai proprietari a Isawiya e nel campo di Shufat; terra e pilastri di cemento sono stati demoliti (casa in costruzione) a Shufat.
  • Jenin: avviso di demolizione notificato all’officina di riparazione auto di Arraba.
  • Salfit: ordine militare di confisca di 17 dunum a 497 metri da Bruqin, Haris e Sarta.

Attacchi dei coloni: i ricercatori del PCHR hanno segnalato e documentato 5 attacchi:

  • Gerusalemme est occupata: 2 veicoli incendiati.
  • Ramallah: 2.400 piantine di mandorle sradicate e una recinzione tagliata
  • Betlemme: terre rase al suolo a Kisan per costruire una strada per l’insediamento
  • Nablus: 25 piantine sono state sradicate.

Politica di chiusura israeliana e restrizioni alla libertà di circolazione:

Le IOF hanno imposto una chiusura completa di 24 ore a partire dalla mezzanotte di martedì 23 marzo 2021, giustificandola con le elezioni della Knesset israeliana.

La Striscia di Gaza subisce ancora il peggior blocco  nella storia dell’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi Occupati, entrato ormai  nel 14° anno, senza alcun miglioramento della circolazione di persone e merci, delle condizioni umanitarie e con conseguenze catastrofiche in tutti gli aspetti della vita. Le Nazioni Unite hanno confermato che le condizioni di Gaza stanno peggiorando, con un deterioramento della salute, dell’energia e dei servizi idrici. L’ONU ha sottolineato che la Striscia di Gaza richiede sforzi immensi nei settori dell’edilizia abitativa e dell’istruzione e per creare opportunità di lavoro.

Intanto, le IOF hanno continuato a suddividere la Cisgiordania in cantoni separati con le strade principali bloccate dall’occupazione israeliana dalla Seconda Intifada e con check-point temporanei e permanenti, dove la circolazione dei civili è  limitata e sono soggetti ad arresto.

Report integrale: qui.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli