Report delle attività del New Weapons Research Groups negli ultimi 12 mesi

NWRG (New Weapons Research Groups)

Report attività negli ultimi 12 mesi, giugno 2017- giugno 2018.

Come sempre a fine giugno, facciamo un report dell’anno.

Come sempre abbiamo trovato una sponda di collaborazione con Maniverso.onlus e con l’appello per i bambini di Gaza, nel dettaglio illustrati sotto.

Newweapons quest’anno ha aperto un sito in Italiano http://joshua.earth/nwrg-onlus dove potrete trovare le informazioni semestrali ed altre eventuali.

Nonostante la situazione a Gaza sia peggiorata sensibilmente ed inesorabilmente nelle sue parti strutturali, come l’economia e la mancanza di lavoro, la mancanza di energia e di medicine, abbiamo lavorato con i nostri incredibilmente positivi colleghi, il team di 12 ostetriche, il tecnico informatico ed i medici pediatrici e delle maternità, il responsabile delle risorse umane del Ministero della Salute che ha valutato e facilitato il lavoro negli Ospedali: a tutti va il nostro grazie per la collaborazione e la nostra ammirazione.

Vi illustriamo la lista delle nostre attività:

1- Durante quest’anno abbiamo portato avanti il progetto a lungo termine della sorveglianza alla nascita, svolgendo la registrazione per 4 mesi nel 2017 e per 3 mesi nella primavera del 2018 nell’Ospedale Shifa, Gaza city.

Questo progetto ci ha impegnato molto come lavoro, ma è stato molto soddisfacente in termini di collaborazione con il gruppo locale di professionisti e fruttuoso in termini di conoscenza. Grande soddisfazione ci hanno anche dato le tante collaborazioni avviate per permetterci di sostenerne le spese.

Parte dei risultati del lavoro (quelli del 2017) è in attesa di pubblicazione su rivista scientifica internazionale.

I 7 mesi in totale di registrazione hanno comportato una spesa di 26.700 euro, di cui  20.300 spesi per lo Shifa (18.900 per personale e 1.400 per materiali di lavoro). I rimanenti 3.800 euro sono serviti per coprire le spese di viaggio e alloggio per due periodi di 20 giorni ciascuno, necessari per monitorare e coordinare il lavoro,  tra dicembre 2017 e gennaio 2018 ed in maggio 2018. Le altre spese (trasporti interni, telefono, vitto) le copriamo come sempre con i nostri fondi personali,  cosi doniamo anche noi! Le spese previste per la pubblicazione sono di 2.600 euro. Quindi per i due periodi di registrazione un totale di 29.300 euro, di cui l’81,2% speso a Gaza.

2-Abbiamo anche elaborato i dati di contaminazione da metalli pesanti tramite analisi dei capelli raccolti nel 2016 (spese sostenute direttamente da un donatore per 7000 euro), che sono stati presentati per pubblicazione su rivista scientifica. Purtroppo però abbiamo dovuto rinviare l’analisi chimica della contaminazione sui capelli raccolti nel 2017 e 2018 per mancanza dei circa 14.000 euro che servono a pagarne le spese, ma spero che riusciremo ad raccogliere ancora donazioni per farlo prima possibile.

3-Abbiamo concluso a luglio 2017 il lavoro di analisi della contaminazione nell’immediato dopoguerra, in collaborazione con l’Università di Tampere, Finlandia, l’Università  Islamica di Gaza e 4 maternità nella striscia di Gaza, con la pubblicazione di un report scientifico  che dimostra l’alto livello di contaminazione da metalli pesanti delle donne nell’immediato dopoguerra 2014, piu alto in quelle esposte ad attacchi, e documenta che la contaminazione ha interessato il 68% di tutte le partorienti, confermando l’estensione degli attacchi sulla popolazione civile:

Manduca P, Diab SY, Qouta SR, Albarqouni NM, Punamaki RL. A cross sectional study of the relationship between the exposure of pregnant women to military attacks in 2014 in Gaza and the load of heavy metal contaminants in the hair of mothers and newborns.  BMJ Open. 2017 Aug 2; 7(7): e014035. doi: 10.1136/bmjopen-2016-014035.

(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5734292/).

L’articolo riporta dunque la contaminazione  di madri e neonati nel 2015.

Poichè un livello di contaminazione da metalli pesanti egualmente alto persiste anche nel 2016, e siccome nel 2016 e nel 2017 le nascite di bambini pretermine, troppo piccoli o con difetti congeniti sono aumentate, riteniamo importante, di comune accordo con le autorità sanitarie locali, continuare il monitoraggio: è quindi urgente, anche per questo, poter analizzare i capelli del 2017 e 2018, ma per farlo è necessario che arrivino donazioni.

Continuare le analisi della contaminazione nel tempo in parallelo con la documentazione dell’esito alla nascita, è necessario ad acquisire dati addizionali che ci permettano di conoscere meglio se c’è un legame causale tra la contaminazione e la salute del neonato,  per quanto tempo la contaminazione persista nell’ambiente e possa colpire gli umani e quali siano le cinetiche di passaggio in utero della contaminazione da madre a nascituro. Queste conoscenze  si ritengono indispensabili per mettere a punto strategie e metodi per proteggere almeno il neonato.

 

4-Abbiamo quindi preso accordi ed ottenuto permessi  per estendere il registro delle nascite ai 4 maggiori ospedali della striscia di Gaza, in 4 dei 5 governatorati, e iniziato la diffusione del materiale di lavoro, l’informazione alle ostetriche sulle procedure e l’interlocuzione per centralizzare la banca dati presso il Ministero della salute.

Questo è un progetto molto ambizioso e che impegnerà almeno una quarantina di professionisti. Per esso  abbiamo chiesto fondi e speriamo che il progetto che abbiamo presentato (e di cui sapremo l’esito solo ad Ottobre) possa andare a buon termine.

Intanto abbiamo concordato anche un “piano B”, di minima, con i colleghi di Gaza.  La sua fattibilità si basa sul vostro sostegno, in cui riponiamo fiducia: grazie a questo vorremmo mantenere nel 2019 almeno il registro  allo Shifa, dando comunque continuità alla sorveglianza alla nascita.

5-Abbiamo ricevuto  una donazione ad hoc dall ‘Associazione Komera Rwanda, che utilizzeremo insieme a l’Appello per i Bambini di Gaza ed in collaborazione con l’associazione Maniverso onlus, dedicata all’acquisto di un altro ecografo, il terzo che vorremmo portare a Gaza, da localizzare nella Maternità e cura intensiva neonatale dell’ospedale Taheer, che assiste circa 1000-1200 donne nel parto ogni mese, e speriamo di consegnarlo per fine luglio (dopo varie difficoltà connesse al blocco, che dovremmo essere riusciti a superare). Per inciso, ne servirebbe anche un altro per un’altra Maternità!

Con l’Appello per i Bambini di Gaza e Maniverso onlus abbiamo cercato ancora di ottenere il permesso per far venire medici in Italia per training ed abbiamo fallito anche quest’anno miseramente. E’ da 3 anni che noi non ci riusciamo perchè ai giovani medici rifiutano il permesso di passare per Erez e Rafha è stata quasi sempre chiusa, e sempre comunque con liste di migliaia di persone che hanno ragioni spesso gravi per viaggiare. Continueremo a provarci però.

6-Nel luglio 2017 abbiamo lanciato sul sito we4gaza.org un appello al Governo Europeo perchè si adoperi con decisione per la rottura del blocco di Gaza. L’appello ha raccolto 4.200 firme. Abbiamo collaborato dall’esterno alla buona riuscita dell’incontro (vedi nel sito italiano) tra esponenti di associazioni pro Palestina e le Commissioni congiunte del parlamento Europeo per i diritti umani e per i rapporti con la Palestina ed intendiamo continuare a spingere i loro Presidenti a interessare della “questione Gaza” gli altri Parlamentari.

7- Abbiamo scritto il 18 Maggio una lettera di solidarietà ai partecipanti della Marcia, mandata alle radio di Gaza e che potete ancora firmare: la lettera con tutte le firme verrà mandata tra un mese agli organizzatori ed alla stampa sia Palestinese che nel mondo.

Potete firmarla all’indirizzo:

www.change.org/p/the-people-of-gaza-to-the-people-of-gaza-that-march-for-return

Ricordiamo qui con rabbia e dolore le vittime tutte, e quelle che svolgevano il lavoro di cura nell’emergenza, in particolare, due uccise e molte ferite.

8-Eventi culturali e di autofinanziamento

Abbiamo allargato il tipo di persone raggiunte con la narrazione su Gaza. Siamo deboli e pochi per fare bene anche questo lavoro, ma ci proviamo.

Nell’arte e musica: Due cori del maestro Martini hanno dato per noi 3 concerti, uno a Camogli col Coro di Camogli e due a Genova con il Coro Daneo, alla Biblioteca comunale Berio e nell’Oratorio di San Filippo, quest’ultimo l’8 maggio accompagnato dalla lettura di poesie di donne Palestinesi da parte di Franca Fioravanti, attrice del teatro delle Nuvole. Altri eventi, alla Biblioteca Berio e alla Villa De Mari di Genova Pra, hanno coinvolto i cori People Around e Januenses Academici Cantores e il gruppo musicale African Gang Stars, formato da giovani richiedenti asilo coordinati da Pino Parisi.

Per il futuro prossimo, ed al teatro ci hanno offerto il loro lavoro Luca Todisca e Mauro Simone con lo spettacolo Dialogo.

Agli artisti tutti il nostro ringraziamento

Nella società siamo intervenuti a

Casa dei Circoli, Culture e Popoli di Ceriale

Parrocchia di Sant’Olcese – Sant’Olcese

alla Libreria Ubik di Savona

All’Università

Siamo intervenuti più volte nei corsi del Dipartimento di Scienze della Formazione, l’ultima presentando la Marcia per il ritorno.

Abbiamo ospitato Jeff Halper, antropologo israeliano autore  del libro “la guerra contro il popolo”, e Diana Carminati che ha presentato “Gli esclusi” a cura di Enrico Bartolomei, Diana Carminati, Alfredo Tradardi

Abbiamo ancora circa 5.000 euro in cassa e un nuovo e giovane scienziato che lavora con noi, Palestinese nella diaspora (momentanea).

EMERGENZA GAZA

Nella emergenza derivante dalla carneficina dei manifestanti della Marcia del ritorno abbiamo collaborato, come fatto in altre emergenze, con l’associazione inglese Medical Aid for Palestinians (MAP) nella raccolta fondi per medicine e quanto altro necessario all’assistenza medica di urgenza e continuiamo a chiedere il vostro sostegno anche a questo scopo.

L’appello rimane aperto perchè purtroppo le notizie che abbiamo sono che ancora ora, e nonostante le promesse di portata rilevante, a Gaza scarseggiano medicine ed altre cose necessarie per la cura e la riabilitazione dei feriti. Intanto molti dei feriti sono da rioperare più volte e poi necessiteranno di riabilitazione e di ausili vari e Gaza non ce la fa. L’aiuto è ancora necessario e si prevede lo sarà a lungo.

Intanto a MAP sono stati inviati tra il 17 aprile ed il 14 giugno tutti i fondi raccolti direttamente a questo scopo, pari a  8.305 euro, e indirettamente abbiamo fatto inviare almeno altri 1.000. Ci è stato confermato il loro utilizzo immediato  per comprare medicine per le chirurgie di ospedali governativi e non.

Ci siamo posti il problema di ringraziare tutti i donatori che hanno risposto a questo appello per l’emergenza, ma alcuni non li conosciamo, gli altri sono in questa mail. Se potete dunque estendete voi ai vostri amici/amiche, compagni/e di cui sapete che hanno contribuito, i nostri ringraziamenti

Estendiamo (ed aggiungiamo al nostro) il ringraziamento da parte di Aimee Shalan, CEO  e di Fikr Shalltoot responsabile in Gaza di MAP. Soprattutto nel primo momento è stato assai importante ricevere il nostro aiuto immediato seppur modesto rispetto alla necessità, ma il bisogno di  fondi per l’emergenza purtroppo rimane ancora grande.

Continuate a donare e diffondete per favore

Per l’aiuto per l’emergenza tramite MAP specificate : Emergenza Gaza

Chiediamo di sostenere i nostri progetti ancora, con il vostro 5 per mille, con donazioni dirette (che arrivano prima e sono essenziali) e col l’affetto.

A Gaza chi lavora con noi sa, perchè raccontiamo come troviamo i fondi, che sono molte le persone che con la loro solidarietà rendono possibile il nostro lavoro e direi che posso aggiungere per voi anche i ringraziamenti del team che ha lavorato con noi quest’anno (ed attende sperando di ricominciare!).

per donazioni

NWRG-newweapons research groups- onlus  

IBAN IT59Y0501801400000011670924   BIC CCRTIT2T84A

(specificare se donate per la Emergenza Gaza o per Progetti Maternità)

 

per il 5 per mille

Il codice fiscale dell’associazione NWRG-onlus è

95170020101 e dovete indicarlo nella dichiarazione dei redditi

GRAZIE

Paola Manduca, Prof. Genetics
NWRG- onlus vi chiede di sostenere il suo lavoro di solidarietà e collaborazione professionale con i medici e infermieri di Gaza per il monitoraggio e il miglioramento della salute materna e dei neonati.