Valico di Rafah aperto per tutta la settimana

Gaza – Speciale InfoPal. Domenica 26 agosto, la presidenza egiziana ha deciso di riaprire il valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l’Egitto per tutta la settimana, per smaltire la lunga lista di passeggeri in attesa.

Il valico era rimasto chiuso per più di due settimane dopo l’attacco contro 16 soldati egiziani commesso da gruppi terroristici nel Sinai, ad inizio di agosto.

Molti partiti palestinesi avevano rilevato che l’obiettivo più importante dietro l’efferata aggressione era appunto la chiusura del valico di Rafah; ora, tuttavia, la presidenza egiziana ne ha permesso la riapertura allentando così il blocco imposto alla Striscia di Gaza.

Il direttore dei valichi dell’Autorità palestinese nella Striscia di Gaza, Maher Abu Sabha, in un’intervista esclusiva con il nostro corrispondente, ha affermato che sabato 25 agosto la controparte egiziana ha comunicato che il valico di Rafah rimarrà aperto tutta la settimana e che sta lavorando per riattivare le procedure interrotte con il sanguinoso incidente del Sinai.

Sabha ha aggiunto che l’Autorità nazionale è impegnata a organizzare la lista dei viaggiatori e la confusione che ha fatto seguito alla chiusura del valico nelle settimane scorse, sottolineando che sarà data priorità ai malati e agli studenti che hanno il visto in scadenza.

Domenica 26 agosto, nelle ore di apertura, hanno attraversato il valico centinaia di passeggeri.

 

Centinaia di passeggeri in transito il primo giorno

Il giornalista Wael Yousuf, uno dei passeggeri che hanno attraversato il valico la mattina del 26, ha riferito al nostro corrispondente che sono molti i cittadini in transito verso l’Egitto dalla sera del 25, e che le procedure sui lati palestinese ed egiziano sono state rese molto più veloci rispetto al passato.

Egli ha aggiunto che l’Egitto ha imposto ingenti misure di sicurezza sul lato egiziano del valico e lungo la strada che porta alla città di El – Arish – una zona corridoio per i convogli militari egiziani destinati alle roccaforti militanti nel Sinai.

Il direttore dei valichi di frontiera ha spiegato poi che le autorità egiziane stanno lavorando per far transitare il maggior numero di passeggeri al giorno, al fine di smaltire la lunga lista di persone in attesa di uscire o entrare a Gaza, di rinnovare il visto, ecc.  Sono molti, infatti, coloro che stanno subendo danni alle attività lavorative, alla carriera o al lavoro accademico a causa della chiusura del passaggio.

Tra i cittadini in attesa c’è Ala’a Harazallah, molto preoccupato che le forze di sicurezza del governo egiziano possano chiudere nuovamente il valico, in quanto le operazioni militari nel Sinai contro i gruppi terroristici sono ancora in corso.

Il visto di Ala’a scade il 29 agosto, e lui deve iniziare i corsi presso una università libica all’inizio del mese prossimo.

Il valico dovrebbe rimanere aperto 8 ore al giorno per tutta la settimana, permettendo quotidianamente il transito di circa 1000 passeggeri dalla Striscia di Gaza.