Imemc. Mercoledì sera e giovedì mattina i soldati hanno invaso i distretti cisgiordani di Betlemme ed Hebron e hanno rapito sette palestinesi, fra cui una donna e due bambini che giocavano con delle pistole giocattolo.
Secondo quanto riportato dalla Società per i prigionieri palestinesi (PPS), numerosi veicoli militari hanno invaso il campo profughi di Aida, hanno perquisito molte case e rapito due palestinesi, Saleh Ibrahim Al-As’ad, 17, e Ahmad Qassem al-Azraq, 16.
Dopo l’invasione sono scoppiati gli scontri nel campo; l’esercito ha lanciato bombe a gas e granate a concussione, mentre i giovani hanno lanciato pietre contro i veicoli.
Fra le notizie correlate, i soldati hanno chiuso completamente la strada principale che conduce al paese di Janata, a est di Betlemme, piazzando blocchi di cemento e sabbia.
Inoltre l’ufficio di Hebron della PPS ha riferito che i soldati hanno rapito una donna madre di tre bambini nel paese di Yatta.
È stata rapita perché, secondo quanto dichiarato dai soldati, “aveva un oggetto affilato nella borsetta”.
Mercoledì sera i soldati hanno sequestrato un palestinese nel villaggio di Kharsa, a sud di Hebron, dopo aver invaso il villaggio e perquisito le case.
I soldati hanno inoltre rapito due bambini palestinesi, identificati come Ibrahim Nader Abu Odeh, 16, e Mohammad Mustafa Jaber, 14, mentre giocavano con delle pistole finte nel loro quartiere, vicino alla colonia di Keryat Arba’.
I palestinesi hanno ammanettato e bendato i due bambini, insieme a un terzo palestinese di 20 anni, e li hanno portati alla stazione di polizia di Keryat Arba’.
Traduzione di F.G.