Il Blocco Islamico vince all’Università di Birzeit

431376CBetlemme-Ma’an. Mercoledì 10 maggio, il gruppo studentesco affiliato ad Hamas ha guadagnato la maggior parte dei seggi nelle elezioni del consiglio degli studenti dell’Università di Birzeit, zona centrale della Cisgiordania occupata, come ha riferito l’ateneo sottolineando che si tratta del terzo anno di seguito che la fazione islamica vince contro il gruppo degli studenti affiliati a Fatah.

Durante una conferenza stampa tenuta mercoledì sera, l’università di Birzeit ha dichiarato che il Blocco Islamico al-Wafaa si è aggiudicato 25 dei 51 seggi del consiglio degli studenti, rispetto ai 22 seggi ottenuti dalla fazione Martire Yasser Arafat.

Il Polo Democratico Progressista studentesco (al-Qutub), affiliato al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha ottenuto quattro seggi, mentre le altre fazioni partecipanti non hanno raccolto voti sufficienti per poter ottenere alcun seggio.

Il Blocco Islamico ha mantenuto lo stesso numero di seggi delle elezioni del consiglio studentesco del 2016, mentre la fazione del Martire Yasser Arafat ha ottenuto un seggio in più, ai danni di al-Qutub.

Il presidente per gli Affari studenteschi, Muhammad al-Ahmad, ha detto che il 74% su 10.859 studenti dell’università ha partecipato alle elezioni.

Le elezioni studentesche di Birzeit vengono monitorate con attenzione dagli studiosi politici di tutto il paese, dato che l’università è considerata il centro più prestigioso per l’educazione superiore della Cisgiordania ed un centro dell’attivismo politico.

Anche se i partiti politici esterni non prendono parte direttamente al contesto elettorale, ogni lista è strettamente collegata con un partito politico, così come gli studenti impegnati nelle campagne elettorali.

Alcuni critici hanno accusato i partiti politici di finanziare economicamente i loro rispettivi gruppi studenteschi, trasformando sempre più le elezioni studentesche in un plebiscito sulla politica nazionale, senza prendere in considerazione i reali problemi degli studenti.

Tuttavia altri hanno fatto notare le difficoltà nel delineare esattamente il confine tra le politiche studentesche e quelle nazionali, mentre molti ritengono che la lotta per migliorare l’educazione e la vita nei campus sia strettamente connessa alla lotta contro l’occupazione israeliana.

Il preside dell’Università di Birzeit, Abd al-Latif Hijleh, ha definito la partecipazione alle elezioni di mercoledì come un esempio da parte degli studenti “di uno degli esercizi fondamentali della democrazia”, aggiungendo che Birzeit ha sempre cercato “di contribuire alla promozione di società pacifiche, democratiche ed inclusive”.

Allo stesso tempo, il partito di Hamas si è congratulato col blocco al-Wafaa per la vittoria, aggiungendo che lo considera come la prova che la gioventù palestinese aderisce al movimento islamico e che sostiene i prigionieri palestinesi e la resistenza contro l’occupazione.

Con la mancanza di elezioni palestinesi a livello nazionale da oltre un decennio, queste elezioni universitarie sono viste come un importante termometro dell’opinione pubblica.

Le elezioni studentesche di Birzeit hanno una importanza particolare per il fatto che solo poche altre università nei territori occupati della Palestina tengono di solito elezioni trasparenti – sia per le pressioni da parte delle autorità di Hamas a Gaza che impediscono di effettuare elezioni studentesche, sia per le accuse di corruzione, voto prefissato ed intimidazioni delle forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese in Cisgiordania.

Le vittorie del blocco islamico fin dal 2015 – la prima è del 2007 – ha preso di sorpresa gli osservatori presenti nel campus, che è storicamente pro-Fatah. Comunque, alcuni ritengono che la popolarità dei gruppi affiliati ad Hamas tra gli studenti dell’università non sia tanto dovuta al sostegno crescente alle ideologie islamiche, quanto piuttosto si tratta di un rifiuto dell’Autorità Palestinese guidata da Fatah e della sua complicità nel mantenere presente l’occupazione israeliana, soprattutto attraverso il tanto contestato coordinamento per la sicurezza con Israele.

L’Università di Birzeit, al top in Palestina e tra le università di più alto livello nel mondo arabo, è l’obiettivo di una repressione militare israeliana, in particolar modo dopo che il blocco islamico ha vinto le elezioni studentesche nel 2016, per il secondo anno consecutivo.

Le elezioni di mercoledì arrivano alcune ore dopo che le forze israeliane hanno arrestato tre studenti di Birzeit affiliati ad Hamas, prelevandoli dai loro dormitori durante la notte.

I tre studenti sono stati identificati da Hamas e dalle forze di sicurezza palestinesi come il capo del consiglio degli studenti Ahmad al-Ayish, lo studente segretario del comitato per le pubbliche relazioni del consiglio ed ex-capo del consiglio degli studenti Amr al-Rimawi e Ahmad Faraj.

Il network di solidarietà coi prigionieri palestinesi Samidoun ha dichiarato a marzo che circa 60 studenti dell’Università di Birzeit, assieme a centinaia di altri studenti palestinesi che frequentano altre università, sono stati trattenuti da Israele come prigionieri politicizzati. “In verità, gli studenti vengono colpiti precisamente per essere arrestati, soprattutto quando si stanno avvicinando le elezioni annuali degli studenti palestinesi”, aveva avvisato l’associazione.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi