Alla vigilia della riconciliazione di Gaza, Hamas libera gli uomini di Fatah

MEMO. Domenica, Hamas ha liberato cinque prigionieri appartenenti al partito rivale Fatah e l’Egitto ha inviato una delegazione nella Striscia di Gaza per sorvegliare la prevista cessione da parte del gruppo del controllo amministrativo dell’enclave palestinese a un governo di unità.

Il primo ministro palestinese della Cisgiordania, Rami al-Hamdallah, e altri funzionari del governo formato nel 2014 sono arrivati lunedì a Gaza per gestire i ministeri e tenere una riunione di Gabinetto il giorno successivo.

Hamas ha optato per la riconciliazione con Fatah, il partito del presidente palestinese Mahmoud Abbas, sostenuto dall’Occidente, perché è a corto di fondi e di amici dieci anni dopo aver preso il controllo dell’enclave dopo una breve guerra civile.

“Siamo determinati a mettere una pietra sopra al capitolo della divisione in modo che la patria possa essere riunita”, ha detto Hamdallah durante dichiarazioni pubbliche nella città di Ramallah in Cisgiordania.

Un membro del Gabinetto, il ministro della Cultura Ehab Bseisso, è arrivato domenica a Gaza e ha tenuto un incontro con i deputati e i dipendenti dopo il suo insediamento. 

Hamas ha fatto la drammatica svolta verso la riconciliazione il 17 settembre, dopo che l’Egitto, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno imposto un boicottaggio economico al principale donatore del movimento, Qatar, per il presunto sostegno dei terroristi.

Abbas, i cui indici di popolarità sono bassi, si è trovato ad affrontare pressioni pubbliche per colmare le differenze con Hamas.

L’ala armata di Hamas rimane ancora la potenza dominante nel territorio di 2 milioni di persone parzialmente bloccate da Israele e dall’Egitto, che ricordano i rischi per la sicurezza delle barriere frontaliere.

Alla vigilia della cessione, Hamas ha rilasciato cinque uomini della sicurezza di Fatah arrestati due anni fa per ciò che un portavoce del ministero dell’Interno ha descritto come “azioni dannose per la sicurezza interna”. Le loro sentenze variano dai sette a 15 anni.

Parlando ai giornalisti, uno dei detenuti rilasciati, Taher Abu Armana, ha ringraziato il capo di Hamas a Gaza, Yahya Al-Sinwar, e Mohammed Dahlan, ex capo della sicurezza di Fatah nell’enclave, per la sua liberazione.

Dahlan, che vive dal 2011 negli Emirati Arabi Uniti, sta dietro un flusso di denaro per sostenere Gaza e ottenere una distensione tra Hamas e gli stati arabi, tra cui l’Egitto, che ha ospitato i negoziati di riconciliazione.         

“Invitiamo il presidente (Mahmoud Abbas) a ordinare il rilascio di tutti i prigionieri politici in Cisgiordania”, ha detto Abu Armana, in riferimento ai membri di Hamas, un gruppo considerato un’organizzazione terroristica dai paesi occidentali che sostengono Abbas.

Un funzionario dell’Autorità Palestinese, autogoverno guidato da Abbas nella Cisgiordania occupata da Israele, ha dichiarato che è arrivata a Gaza una delegazione egiziana composta da due generali e dall’ambasciatore del Cairo in Israele per controllare gli sforzi di riconciliazione.

È stata la prima delegazione ufficiale egiziana ad andare a Gaza dal 2012. L’Egitto aveva sospeso la sua missione diplomatica a Gaza nel 2007 dopo l’acquisizione da parte di Hamas.

(Foto: I poliziotti palestinesi marciano durante una cerimonia di laurea nella città di Gaza il 21 gennaio 2017).

Traduzione di Daniela Caruso