Attacco al convoglio militare di Gerusalemme: Monte Mukabber sotto assedio. La famiglia al-Mughrabi: fu un incidente.

Gerusalemme – Infopal. Da tre giorni, l’area di Jabal al-Mukabber (Monte Scopus), a sud di Gerusalemme, è sotto assedio: ieri, le forze di occupazione israeliane hanno sequestrato il padre di Salah al-Mughrabi, il giovane che lunedì notte ha travolto e ferito 19 israeliani che si trovavano nei pressi della Porta di Jaffa.

I militari tengono sotto sequestro nel centro di detenzione al-Maskubiyah anche tre fratelli e diversi cugini. Intorno all’abitazione della famiglia al-Mughrabi sono appostati molti poliziotti e guardie di frontiera, che impediscono l’apertura della "casa mortuaria" per le condoglianze al defunto.

La famiglia di al-Mughrabi ha smentito la versione israeliana, che da subito ha parlato di attacco kamikaze, e ha affermato che "si è trattato di un incidente stradale: Qasem ha perso il controllo della macchina mentre passava un convoglio carico di soldati". Testimoni oculari hanno confermato che l’autista, che non aveva la patente di guida, ha cercato di fuggire alla vista di un’auto della polizia e per la forte velocità ha perso il controllo del suo mezzo e si è schiantato contro la camionetta di soldati. Al-Mughrabi, che aveva ancora la cintura legata, è stato ucciso sul colpo da una raffica sparata da un militare israeliano.

Contemporaneamente alla diffusione delle varie versioni dell’episodio, crescono le richieste israeliane di punire la famiglia del giovane.

 

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