A tal propositoThabit osserva: “Questa decisione è motivo di peggioramento delle condizioni dei rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza e rispecchia un atteggiamento negativo nei confronti della vita nei campi profughi della Striscia, dove i palestinesi patiscono povertà e disoccupazione in conseguenza dell’assedio imposto da Israele dal 2006. (…) E’ una scelta in contrasto con le leggi e le norme internazionali”.
L’organizzazione ha poi invitato il Commissario generale Unwra, Filippo Grandi, a fare marcia indietro e a rivedere la decisione che va contro le migliaia di rifugiati palestinesi nella Striscia di Gaza, facendo leva sul mandato dell’Agenzia, “organismo internazionale per la testimonianza della tragedia del popolo palestinese e per l’asilo durante la catastrofe del 1948″ e “fornire ciò di cui necessitano i rifugiati; dall’assistenza medica all’istruzione fino al diritto al Ritorno”.