Coloni sradicano più di 500 ulivi e mandorli a nord di Ramallah

RamallahQuds Press. Fonti locali e testimoni oculari hanno affermato che all’alba di lunedì, 10 febbraio, un gruppo di coloni ebrei hanno sradicato più di 500 ulivi e mandorli in alcuni terreni di proprietà di cittadini palestinesi a nord di Ramallah, al centro della Cisgiordania.

Le fonti hanno spiegato che i coloni hanno preso d’assalto nei pressi di Sanjal, paese a nord di Ramallah, un progetto agricolo sostenuto dal Comitato internazionale della Croce rossa, “che ha lo scopo di bonificare e piantare alberi nei terreni che l’occupazione minaccia di confiscare”.

Dal canto suo il sindaco di Sanjal, Ayyub Sawid, ha dichiarato all’inviato di Quds Press a Ramallah che diversi coloni hanno preso d’assalto la zona di Rafid, adiacente al paese, ed attaccato le terre coltivate ad ulivi e mandorli, affermando che si tratta del terzo attacco nella stessa zona in meno di un mese.

Sawid ha sottolineato che gli estremisti ebrei in meno di un mese hanno sradicato nella zona di Rafid circa 3000 ulivi e mandorli in seguito ai frequenti attacchi al progetto promosso dalla Croce rossa.

Sostenute da organizzazioni internazionali e per i diritti umani, le famiglie hanno preso a coltivare ulivi e mandorli nella zona di Rafid per difenderla dalla confisca, dal momento che numerosi sono stati i tentativi da parte dell’occupazione e di gruppi di coloni di porla sotto controllo.

Già la scorsa settimana alcuni coloni avevano sradicato circa 1425 ulivi e mandorli a Rafid e in alcuni terreni nei pressi di Turmusaya, a nord di Ramallah.

Salvatore Michele Di Carlo