Cortei settimanali in Cisgiordania per commemorare il 12° anniversario dell’Intifada

Ramallah – Pal.info. La settimana scorsa, cortei in Cisgiordania contro il Muro dell’Apartheid e gli insediamenti coloniali per commemorare il 12° anniversario dell’Intifada, mentre i manifestanti insistevano sul concetto di resistenza in risposta agli attacchi dell’occupazione contro palestinesi e attivisti internazionali solidali.

Il corteo settimanale a Nabi Saleh, a nord-ovest di Ramallah, è cominciato con la partecipazione degli abitanti del villaggio, di decine di attivisti palestinesi provenienti da varie regioni e di attivisti stranieri, che hanno intonato slogan per chiedere sostegno a favore del popolo palestinese.

I manifestanti hanno sottolineato che continueranno a lottare per la fine dell’occupazione, nel ricordo dell’anniversario dell’Intifada, e hanno insistito sul concetto di resistenza.

Mentre marciavano per le strade del villaggio in direzione dei territori confiscati, i soldati israeliani li hanno attaccati con gas lacrimogeni, granate assordanti, pallottole di gomma e acque reflue, provocando decine di casi di soffocamento tra i manifestanti.

Scontri violenti sono scoppiati tra giovani del villaggio e i soldati dell’occupazione israeliana che erano dispiegati nell’area quando i primi hanno risposto all’attacco israeliano lanciando pietre. Gli scontri si sono manifestati in tutto il villaggio, dove le forze dell’occupazione hanno lanciato indiscriminatamente gas lacrimogeni nelle case degli abitanti.

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno arrestato il cittadino Yahya Shaker Esthewi, 29 anni, nel corso della repressione del corteo settimanale del villaggio di Kafr Qaddoum, a est di Qalqilya, Cisgiordania. Il corteo era partito in segno di protesta per il perenne blocco della strada principale del villaggio.

Secondo il coordinatore dei media del corteo settimanale di Kafr Qaddoum, Murad Estewi, l’Idf aveva cominciato ad assaltare il villaggio dalle prime ore del mattino e aveva installato un checkpoint al suo ingresso. In seguito aveva dichiarato l’area zona militare chiusa impedendo l’accesso a troupe di media e giornalisti.

Nel frattempo un giornalista serbo è rimasto ferito mentre decine di cittadini e attivisti internazionali sono stati rimasti asfissiati a seguito dell’attacco delle forze d’occupazione contro i partecipanti del corteo anti-muro e insediamenti nel villaggio di Bil’in, a ovest di Ramallah.

I soldati israeliani hanno sparato pallottole rivestite di gomma, gas lacrimogeni e granate assordanti contro i dimostranti e quando sono giunti nei territori liberati di Abu Lemon, vicino al muro della separazione, li hanno spruzzati con acque reflue contaminate da sostanze chimiche.

L’Idf ha inoltre represso il corteo settimanale contro il muro dell’Apartheid nel villaggio di Ma’sara, a sud di Betlemme, in Cisgiordania, e ha impedito ai dimostranti di arrivare nelle terre del villaggio dove il muro è stato eretto.

Traduzione per InfoPal a cura di Viola Migliori