Come conseguenza dell’azione israeliana, 11 detenuti palestinesi di ‘Asqelon sono stati feriti, alcuni in maniera grave.
Hanno eseguito l’azione circa 500 agenti e militari israeliani, al fine di punire i detenuti palestinesi in sciopero della fame contro i trattamenti disumani. Ma i detenuti hanno anche preannunciato un’azione di boicottaggio dei tribunali israeliani dal 22 al 27 aprile prossimo.
I detenuti palestinesi sono allarmati dalle intenzioni dichiarate delle autorità carcerarie israeliane, di voler effettuare su di essi il test del Dna. Essi si rifiutano e chiedono il rispetto della vita umana.
La Convenzione di Ginevra del 1949 relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, sancisce: “I prigionieri di guerra devono essere trattati sempre con umanità. Ogni atto od omissione illecita da parte della Potenza detentrice che provochi la morte o metta gravemente in pericolo la salute di un prigioniero di guerra in suo potere è proibito e sarà considerato come una infrazione grave della presente Convenzione. In particolare, nessun prigioniero di guerra potrà essere sottoposto ad una mutilazione corporale o ad un esperimento medico o scientifico di qualsiasi natura, che non sia giustificato dalla cura medica del prigioniero interessato e che non sia nel suo interesse. I prigionieri di guerra devono parimente essere protetti in ogni tempo specialmente contro gli atti di violenza e d’intimidazione, contro gli insulti e la pubblica curiosità. Le misure di rappresaglia in loro confronto sono proibite”. (Titolo II sulla Protezione generale dei prigionieri di guerra).
Identica operazione è stata condotta a distanza di poche ore, ieri sera, nel carcere di Nafha. Alcuni detenuti palestinesi che si trovavano nella sezione 11 sono stati trasferiti in una località ignota. A Nafha, i detenuti palestinesi avevano organizzato un sit-in di protesta contro gli abusi da parte israeliana. In particolare, erano i detenuti provenienti dalla Striscia di Gaza, ai quali Israele vieta la visita dei familiari dal 2007. Anche questa proibizione è una violazione israeliana al Diritto Umanitario disciplinato dalla IV Convenzione di Ginevra.
Questa mattina intanto, 14 detenuti palestinesi detenuti a Megiddo proclamano lo sciopero della fame in solidarietà con Hana’ ash-Shalabi, al suo 26° giorno di sciopero della fame, contro maltrattamenti e la natura amministrativa della sua detenzione.