Gerosolimitana si reca nel carcere Al-Ramleh. Rilascio di una donna e condanna di tre ragazzi

Silwanic. L’attivista di Gerusalemme, Abir Abu Khdeir, si è recata spontaneamente presso il carcere di Al-Ramleh per scontare la condanna a due mesi a seguito della decisione presa dal magistrato e dai tribunali distrettuali. La famiglia di Abu Khdeir ha spiegato che il tribunale dell’occupazione israeliana ha condannato Abir Abu Khdeir a due mesi di carcere e la figlia, Asala Abu Khdeir, 27 anni, a due mesi di servizio civile. La figlia Sumud, ventiquattrenne, era già stata condannata a 300 ore di lavoro volontario e a 7.000 NIS di multa con l’accusa di “aver ostacolato il lavoro della polizia e aver aggredito una donna soldato nel 2011”. 

La famiglia ha affermato che il caso è rimasto presso il tribunale per sei anni. Il tribunale ha condannato tre componenti della famiglia e contro la decisione è stato presentato appello alla Corte Distrettuale ma è stato respinto. 

La famiglia di Abu Khdeir ha confermato che Abir, Asala e Sumud hanno subito percosse da parte delle forze di occupazione israeliana nel 2011, quando hanno fatto irruzione nella loro abitazione per arrestare Anan Abu Khdeir, 14 anni, il figlio di Abir. Nonostante ciò, sono però stati arrestati e condannati. 

Abir è la moglie di Naser Al-Din Abu Khdeir, che sta scontando una condanna a 16 mesi e che ha già trascorso oltre 15 anni nelle carceri israeliane, dopo essere stato arrestato numerose volte. 

Rilascio di una donna gerolosomitana… e prolungamento dell’arresto di suo figlio

D’altro canto, però, l’avvocato del Prisoners Club, Mufid Al-Hajj, ha affermato che il tribunale israeliano ha prolungato l’arresto di Yahya Dirbas (17 anni) fino a martedì prossimo. 

Al-Hajj ha aggiunto che il tribunale stesso ha deciso di rilasciare sua madre Mona, imponendole gli arresti domiciliari fino al 9 marzo, oltre ad una cauzione di 750 shekels, e solo dopo averle fatto sottoscrivere una cauzione come auto-garanzia di 5.000 NIS ed una cauzione per terze parti dello stesso importo. Suo marito Arafat Dirbas era stato rilasciato senza condizioni. 

C’è da notare, però, che le forze di occupazione avevano arrestato il membro della famiglia Dirbas la notte prima nella loro casa, nel villaggio di Esawyeh. 

Pene detentive.

Il tribunale dell’occupazione ha condannato tre gerolosomitani al carcere, per periodi che variano. 

Amjad Abu Asab, presidente del comitato dei familiari dei prigionieri, ha spiegato che il Tribunale Distrettuale ha condannato il detenuto Mohammad Disi a 6 anni e mezzo, suo fratello Samer a tre anni e mezzo, ed il prigioniero Saed Al-Din Zghayyar a 6 anni. Il tribunale ha anche comminato loro alcune multe, dopo che sono stati condannati per aver costituito una “cellula militare e per aver aperto il fuoco contro i soldati dell’occupazione”.

Traduzione per InfoPal a cura di Aisha T. Bravi