Il ministero della Sanità ha reso noto che un proiettile gli ha spappolato la milza, l’intestino largo, i polmoni e il diaframma.
Il giovane è stato colpito dalle forze israeliane a Sair, durante il funerale di Abdullah Shalaldah, suo parente, ucciso giovedì da un commando israeliano in un ospedale.
Medici senza Frontiere (MSF) hanno condannato l’incursione e esecuzione extragiudiziaria di giovedì, sollecitando “le autorità militari a rispettare lo statuto umanitario internazionale che garantisce le strutture mediche, i feriti e i malati”.