Israele decide per un cambio di rotta aerea, in previsione dell’aumento delle violenze a Gaza

Quds Press. Le autorità di occupazione hanno deciso di apportare delle modifiche al percorso degli aerei civili in partenza e in arrivo all’aeroporto israeliano di Lod (Ben Gurion), vicino a Tel Aviv (area della Palestina centrale, occupata nel 1948), in previsione di un aumento delle violenze nella Striscia di Gaza.

Il sito web ebraico 0404 ha riferito mercoledì 11 novembre che tale decisione è stata adottata in previsione di un aumento dell’insicurezza nella Striscia, per via del primo anniversario dell’assassinio del leader di spicco del Jihad islamico Bahaa Abu Al-Atta, assassinato il 12 novembre dello scorso anno.

Il sito riporta la decisone di rafforzare anche il sistema di difesa aerea nella regione meridionale e di schierare più batterie Iron Dome, a causa della possibilità che elementi “jihadisti” lancino dei razzi contro gli insediamenti israeliani.

Lo stesso sito ha inoltre sottolineato che l’attivazione di questa procedura avviene solo in casi eccezionali, ovvero quando c’è un’allerta di pericolo per la sicurezza interna o durante gli scontri con Gaza.

È un cambiamento insolito che non avviene se non in casi specifici in cui si rileva un particolare pericolo per la sicurezza o nei giorni in cui aumenta l’azione militare nell’area meridionale del paese.

Secondo il sito, lo stato di allerta non è solo al confine con Gaza ma anche in Cisgiordania. Anche lì l’allarme sale a causa dell’avvicinarsi dell’anniversario della morte dell’ex presidente dell’Autorità palestinese, Yasser Arafat, e poiché, sempre nella stessa regione, si trova il corpo di un altro importante leader palestinese, Saeb Erekat.

Secondo la stessa fonte, si prevede che ci saranno marce e scontri con i soldati israeliani coinvolti, e lo stesso è previsto sul confine settentrionale, dopo l’abbattimento di un aereo di Hezbollah che martedì si è infiltrato a Israele tramite i confini libanesi. L’esercito israeliano teme infatti una ritorsione da parte di Hezbollah per l’uccisione dei suoi membri negli attacchi israeliani in Siria.

Traduzione per InfoPal di Sara Origgio