JCSER: Israele intensifica le attività per l’ebraicizzazione di Gerusalemme Est

628309636Gerusalemme-PIC. La parte orientale di Gerusalemme occupata è stata oggetto recentemente di una frenetica campagna di ebraicizzazione che ha come scopo l’espulsione dei residenti locali, riducendone il numero attraverso la demolizione delle loro case col pretesto di aver costruito senza permesso, secondo il Jerusalem Center for Social and Economic Rights (JCSER).

Il responsabile del centro Ziyad al-Hammouri ha sottolineato con preoccupazione che gli occupanti israeliani hanno quasi completato le fasi finali della ebraicizzazione dell’intera città di Gerusalemme.

Hammouri ha fatto notare che le dimensioni della politica di demolizione attuata da Israele, che ha avuto luogo a Gerusalemme est fin dal 1967, è divenuta più evidente rispetto a prima, portando ad esempio le recente demolizione di due abitazioni palestinesi nel quartiere di al-Sawwanna che fanno parte di un piano israeliano per costruire giardini biblici e vie di accesso che conducono verso il muro occidentale alla moschea di al-Aqsa.

Ha affermato che 25.000 abitazioni palestinesi a Gerusalemme hanno ricevuto le ordinanze di demolizione dal tribunale e potrebbero essere abbattute in qualsiasi momento.

Ha inoltre evidenziato che un magistrato del tribunale israeliano ha emesso recentemente una sentenza che ingiunge a tre famiglie di lasciare le loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah con l’accusa che esse fossero di proprietà di famiglie ebree prima della guerra del 1967.

Hammouri ha fatto pressione perché vi sia un risveglio arabo ed islamico per mettere fine all’ebraicizzazione israeliana della Città Santa.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi