La Pax israeliana, Netanyahu chiede all’Anp di riconoscere l’ebraicità di Israele.


Tel Aviv – Infopal. Ieri, durante il suo discorso alla Knesset, Benjamin Netanyahu, premier israeliano, ha chiesto nuovamente ai palestinesi di riconoscere Israele come “Stato degli ebrei”. La pretesa, questa volta, è stata indirizzata all'Anp di Ramallah. In aggiunta, l'Autorità palestinese dovrebbe dichiarare che il conflitto israelo-palestinese è terminato.

Nuovo attacco al Rapporto Golstone. Netanyahu ha anche chiesto che sia evitata ogni discussione sul Rapporto Goldstone e ha dichiarato che l'esercito non ha mai violato alcuna legge internazionale.

Secondo quanto riportato dal sito web di Ynet, il parlamentare arabo alla Knesset, Jamal Zahalka, lo ha interrotto affermando che Tsahal ha ucciso oltre 400 bambini durante l'operazione Piombo Fuso.

Il premier israeliano ha sottolineato che il Rapporto “nega il diritto di Israele a difendersi” e rappresenta un “danno alla pace” e “incoraggia il terrorismo”.

E ha fatto sapere che lo stato sionista non accetterà mai che i suoi ministri, ex premier e soldati coinvolti nella guerra contro Gaza, l'inverno scorso, compaiano di fronte alla Corte criminale internazionale.

“Non lasceremo che Ehud Olmert, Tzipi Livni e Ehud Barak, che hanno mandato in guerra i nostri figli, siano deferiti alla Corte criminale internazionale dell'Aja”.

La reazione. Rispondendo alle richieste israeliane per la ripresa del dialogo israelo-palestinese, Saeb Erekat ha dichiarato: “Non c'è un partner per la pace. (…) Netanyahu non sta portando niente di nuovo. (…) Voglio assicurare che non saremo coinvolti in negoziati su uno stato con confini temporanei. Rifiutiamo qualsiasi processo di pace che non includa Gerusalemme e il diritto al ritorno dei rifugiati. Non saremo noi quelli che riconosceranno l'ebraicità di Israele”. E ha aggiunto: “L'amministrazione Obama deve intervenire perché Netanyahu ha rifiutato tutti i termini di riferimento del processo di pace, compresa la Road Map”.

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